Migliaia di studenti nelle piazze di tutta Italia al grido: “#Chihapaura di cambiare? Noi no!”

Migliaia di studenti nelle piazze italiane per manifestare contro le manovre del Governo previste per la prossima legge di bilancio. Udu sempre in prima fila nelle rivendicazioni del mondo universitario
Giammarco Manfreda, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi: “Ci volevano soldati e passivi, ci hanno trovati nelle piazze. Non possiamo più accettare che questo governo si riempia la bocca di parole come “cambiamento”, per poi offrire solo regresso. Telecamere nelle scuole e leva militare sono provvedimenti dannosi e inutili, soprattutto se non ci si interroga su come risollevare un sistema scolastico che negli ultimi dieci anni ha subito tagli per più di 8 miliardi e che non riesce più ad essere strumento di formazione e crescita delle nuove generazioni. Il governo continua ad essere sordo di fronte alle necessità su cui da tempo, le studentesse e gli studenti di questo paese, chiedono una risposta. Diciamo no alle manovre di “risparmio” sulla scuola che non prevedono ulteriori investimenti, come il taglio di 100 milioni annunciato qualche giorno fa, no a una visione limitata del ruolo dei giovani e dell’Istruzione nella società. Se il governo non ha paura di cambiare, lo dimostri investendo in istruzione.”
Enrico Gulluni, Coordinatore Nazionale dell’Unione degli Universitari ha così commentato “Il governo sta dimostrando ogni giorno la sua incapacità di mettere in campo azioni concrete per risollevare la condizione dell’istruzione pubblica italiana, sull’Università non c’è alcuna proposta reale per incrementare il finanziamento ordinario del sistema universitario o per superare il numero chiuso ma solamente annunci e slogan che dimostrano una mancanza di visione prospettica sul tema.
Oggi siamo in piazza per rivendicare e lottare per un’altra idea di Paese, che rimetta al centro la scuola e l’Università e che investa sulle giovani generazioni.”
Concludono Manfreda e Gulluni: “La mobilitazione non si arresta: non possiamo fermarci di fronte alla barbarie di questo Governo, che trascura l’istruzione ma non dimentica mai di demonizzare gli ultimi e di calpestare diritti acquisiti in anni di lotte. Il 16 e il 17 novembre, in occasione della Giornata Internazionale dello Studente, torneremo a mobilitarci!”
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