Medio Oriente, studenti del Ripetta di Roma con chef Rubio: “Dire stop al genocidio non basta”

La rappresentante degli studenti: “Necessità di prendere coscienza. Libertà di espressione sotto attacco come si può vedere dagli studenti manganellati a Torino, Napoli e Bologna”

“Non basta dire stop al genocidio a Sanremo perché non serve a nulla, stai frapponendo tra te la Palestina e il pubblico. Non leggo popolo palestinese, Palestina, i prigionieri politici che sono oltre diecimila, non sento nabka”. Così chef Rubio durante l’assmeblea aperta al liceo artistico Ripetta. “La repressione è evidente, come è evidente la risposta della polizia che ci ha denunciati sotto la sede della Rai qui a Roma. La libertà di espressione è fondamentale, oggi al Ripetta doveva intervenire chef Rubio per parlare di Palestina ma non gli è stato concesso”, ha affermato Federico Manetti di Cambiare Rotta.

All’incontro hanno partecipato anche alcune docenti e rappresentanti dei genitori. “Noi come collettivo porteremo sempre più questi temi nella nostra scuola perché siamo sicuri e consapevoli che c’è necessità di una presa di coscienza degli studenti su una guerra che dura da 75 anni. E soprattutto dopo le denunce e i manganelli a Tortino, Napoli, Bologna davanti le sedi rai per protestare contro la censura di Stato. Non si può più rimanere in silenzio quando tutta l’Italia si sta agitando davanti una cosa così importante”, afferma Sofia Cocullo, rappresentante degli studenti del Ripetta.

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