Medicina, è caos. Gli studenti: "Gravissimo. Ci mobiliteremo"

Apprendiamo a mezzo stampa che il bando per l’ammissione ai Corsi di Laurea di Medicina e Chirurgia prevede 9.146 posti, quasi mille in meno rispetto all’anno scorso.

“E’ una decisione totalmente arbitraria– dichiara Alberto Campailla, Portavoce Nazionale di LINK-Coordinamento Univeristario- poiché manca ad oggi una seria previsione del fabbisogno di personale medico nei prossimi anni, e autoritaria poiché non vi è stato alcun confronto su questo argomento con gli organismi di rappresentanza studentesca o le associazioni di categoria. Il principio di questa riduzione è quella di adattare il numero di ingressi nei corsi di Laurea al ridotto numero di Borse di Specializzazione e all’attuale turn over del SSN, il che significa considerare come strutturali i tagli alla Sanità e alla formazione medica. Il Miur e il Ministero  della Salute hanno di fatto rinunciato a svolgere una programmazione del personale medico legata al fabbisogno dei cittadini; il numero di studenti di medicina e di borse di specializzazione è infatti determinato solamente in base ai vincoli di spesa dettati dalle ristrettezze di bilancio in cui si trova attualmente il paese.

“E’ un provvedimento gravissimo– dichiara Danilo Lampis, Coordinatore Nazionale dell’Unione degli Studenti- poiché oltre a rendere ancora più difficile per gli aspiranti medici l’ingresso nei corsi di Medicina, aumentando ancora di più la competizione sfrenata che è insita nel meccanismo del test d’ingresso, rischia di ripercuotersi tra alcuni anni sulla qualità e la capillarità del Sistema Sanitario Nazionale, che inizia già in questi anni a subire il peso del blocco del TurnOver e dei tagli agli Enti Locali.”

Non ci stancheremo mai di combattere – conclude Campailla di LINK- affinché si apra un ragionamento pubblico e partecipato sulle necessità del Sistema Sanitario, sulla qualità della formazione medica e sulle modalità di accesso ad essa, affinché si superino le contraddizioni dell’attuale sistema. Siamo convinti che sia necessario invertire la tendenza aumentando i finanziamenti per la Sanità e aumentando il numero di borse, per permettere a una generazione di aspiranti medici di mettere le proprie competenze e i propri saperi a disposizione per la garanzia del diritto alla salute di tutti i cittadini.

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