Medicina, Burioni boccia in blocco gli studenti all’esame di Microbiologia: 10 promossi su 408

Su Tik Tok, una studentessa del corso di Microbiologia con il prof. Roberto Burioni ha denunciato la bocciatura, in blocco, di quasi tutti i candidati all’esame: cosa è successo e qual è stata la risposta del virologo

Anche se dopo alcune ore è stato rimosso, è diventato virale nella giornata di ieri il video pubblicato da una studentessa della Facoltà di Medicina del San Raffaele che si lamentava di come fosse possibile che il prof. Roberto Burioni, Ordinario di Microbiologia e Virologia, avesse bocciato ben 408 candidati su 418 in quello che era soltanto un pre-test con otto domande a risposta multipla per poter accedere all’esame vero e proprio di Microbiologia. Oltre a queste bocciature in blocco c’è dell’altro: la candidata in questione avrebbe accusato un forte senso di pressione da parte del corpo docente universitario.

La denuncia di una studentessa

“Non credo che sia normale che un esame lo possano passare così poche persone, anche perché è un esame che tutti hanno studiato con così tanta foga”, dichiarava nel video rimosso dal social.  Pur sottolineando il fatto non capiti tutti i giorni che un esame di Medicina abbia questi numeri così negativi, la studentessa ha ritenuto giusto portare a galla la questione: nel caso degli studenti di Burioni ha assicurato che tra i bocciati c’erano alcuni abituati a prendere abitualmente 30 o 30 e lode nelle altre materie e che “passano tutti gli esami: quindi non credo che non abbiamo studiato”.

Nelle ultime ore, la studentessa ha pubblicato un altro video in cui chiede ai suoi amici e conoscenti un buon avvocato per capire il da farsi e per essere messa al corrente del codice etico della sua università. Fino a questo momento i rappresentati universitari non hanno risposto (almeno pubblicamente) e su quanto accaduto è stato informato il Rettore del San Raffaele, Enrico Gherlone, e la preside della Facoltà di Medicina, Flavia Valtorta.

La risposta di Burioni

Il prof. Burioni non ha risposto (per adesso) alle polemiche che sono circolate in rete limitandosi a informare tutti i candidati sulle percentuali di errore alle domande: su 408, soltanto dieci come detto hanno risposto correttamente a tutte le domande, “50 hanno risposto correttamente a 7 domande, 67 hanno risposto correttamente a 6 domande, 54 hanno risposto correttamente a 5 domande, 72 hanno risposto correttamente a 4 domande, 59 hanno risposto correttamente a 3 domande, 50 hanno risposto correttamente a 2 domande; 37 hanno risposto correttamente a 1 domanda; 9 hanno risposto in maniera errata a tutte le domande”, scrive il virologo, aggiungendo anche quale fossero le varie percentuali.

Alla fine della mail, però, ecco una nota polemica nei confronti degli studenti accusati, indirettamente, di non essere proprio così preparati. “Faccio notare che il 17% dei partecipanti a questo appello ignorava l’agente eziologico della scarlattina e che il 44% non ha saputo indicare come fare una diagnosi di influenza”. Non è certo la prima volta che il professore intende fare una prima scrematura prima di dare la possibilità ai candidati di sostenere l’esame vero e proprio inserendo questi mini test così come era solito fare durante il precedente esame di Microbiologia al corso di laurea in Odontoiatria e in Biotecnologie del San Raffaele ma con un metodo più complicato perché si doveva inserire manualmente la risposta corretta (adesso si indica con una crocetta quella esatta tra quelle riportate).

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