Maturità, è il giorno della terza prova

 
L’orale avanza, la prima prova è passata, la seconda prova pure: è il giorno del temuto quizzone. La terza prova è l’ultimo step scritto. Una prova non troppo complessa, all’apparenza, ma che richiede estrema attenzione, considerando anche il poco tempo a disposizione. Le materie testate non saranno più di 5 e i ragazzi dovranno svolgere un elaborato sintetico o rispondere a quesiti a risposta singola o multipla. Il regolamento vuole che le materie scelte siano svelate solo al momento dell’inizio della prova, che avrà come durata circa tre ore.
 
COM’E’ FATTA LA TERZA PROVA? 
La prova può contenere:
-Trattazione sintetica di argomenti significativi, anche a carattere pluridisciplinare, contenente l’indicazione della estensione massima consentita (numero delle righe o delle parole).
-Quesiti a risposta singola, volti ad accertare la conoscenza ed i livelli di competenza raggiunti dal candidato su argomenti riguardanti una o più materie, possono essere articolati in una o più domande chiaramente esplicitate. Le risposte devono essere contenute nei limiti della estensione massima indicata dalla Commissione
-Quesiti a risposta multipla, per i quali vengono fornite più risposte, tra cui il candidato sceglie quella esatta, possono essere presentati anche in forma di risposta chiusa
-Problemi a soluzione rapida, articolati in relazione allo specifico indirizzo di studio e alle esercitazioni effettuate dal candidato nel settore disciplinare coinvolto nel corso dell’ultimo anno
-Analisi di casi pratici e professionali, correlata ai contenuti dei singoli piani di studio dei vari indirizzi, alle impostazioni metodologiche seguite dai candidati e alle esperienze acquisite anche all’interno di una progettazione di Istituto caratterizzata dall’ampliamento dell’offerta formativa. Ricorda: la trattazione di un caso pratico e professionale può coinvolgere più materie
-Sviluppo di progetti. In particolare negli Istituti tecnici e professionali, in relazione ai singoli piani di studio, può essere richiesto lo sviluppo di un progetto che coinvolga diverse discipline o l’esposizione di un’esperienza di laboratorio, o anche la descrizione di procedure di misura o di collaudo di apparati o impianti
 
5 COSE DA SAPERE SULLA TERZA PROVA
 
#1 Secondo quanto si legge sulla normativa del Ministero dell’Istruzione, “La terza prova è espressione dell’autonomia didattico-metodologica ed organizzativa delle istituzioni scolastiche ed è strettamente correlata al piano dell’offerta formativa utilizzato da ciascuna di esse”. Insomma, è bene prepararsi concentrandosi in particolare sulle ultime tematiche studiate
#2 La terza prova è a carattere pluridisciplinare: nello specifico dovrai occuparti della trattazione sintetica di argomenti, rispondere a quesiti singoli o multipli, dare soluzione a problemi o casi pratici professionali, sviluppare piccoli progetti. Non dimenticare la parte sulla lingua straniera
#3 Il testo della terza prova scritta è predisposto dalla Commissione d’esame con modalità predefinite, che si riunisce già a partire dal 15 maggio. Si ha tempo fino al giorno prima della prova per modificare ed integrare le domande.
#4 La terza prova coinvolgerà non più di 5 discipline e prevede regole ben precise: non più di 5 argomenti per la trattazione sintetica, da 10 a 15 quesiti a risposta singola, da 30 a 40 quesiti a risposta multipla, non più di 2 problemi scientifici a soluzione rapida (tali cioè da non richiedere calcoli complessi) e, infine, non più di 2 casi pratici e professionali, con un solo progetto.
#5 Possono essere inserite nel quizzone solo le materie per le quali i professori che compongono la commissione sono abilitati ad insegnare

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