A Pisa è tradizione toccare la lucertolina di bronzo, a Viareggio si scrive sulla sabbia il voto sperato.
La maturità cambia ma le tradizioni restano. Tra queste, i riti scaramantici e propiziatori occupano una posizione di primo piano. E quest’anno i partecipanti potrebbero essere più numerosi del solito, vista la preoccupazione che serpeggia tra i maturandi dopo che hanno conosciuto le tante novità con cui si dovranno confrontare in occasione degli esami di Stato 2019.
Per convenzione la maggior parte dei riti va in scena durante i 100 giorni, uno degli ultimi momenti di svago per gli studenti prima d’iniziare il tour de force che li porterà fino all’esame e, finalmente, al diploma. Una data ormai imminente: quest’anno sarà l’11 marzo. Ecco perché Skuola.net ha deciso di elencare le tradizioni più diffuse nel nostro Paese.
Essendo l’Italia il paese della spiritualità, sono tante le alterative per un pellegrinaggio propiziatorio e non mancano i rituali a tema religioso. Tra i più conosciuti c’è sicuramente la benedizione delle penne: ogni anno migliaia di maturandi si ritrovano a Teramo, più precisamente al Santuario di San Gabriele, per la celebre benedizione collettiva delle penne con le quali, ovviamente, dovranno svolgere le prove scritte. Pare infatti che San Gabriele dell’Addolorata, morto a soli 24 anni a causa della tubercolosi, sia il santo protettore degli studenti. In Umbria, nel santuario dedicato a Santa Rita a Cascia, si usa portare una rosa in cambio della benedizione; a Palermo centinaia di studenti, in occasione dei 100 giorni, salgono in ginocchio gli scalini (100 anche loro) che conducono all’ingresso del Santuario di Santa Rosalia. Ma pare che sia la Toscana la regione che raccoglie il maggior numero di ‘luoghi di culto’ del maturando.
Una tappa quasi obbligata in occasione dei 100 giorni è Pisa, dove per toccare la lucertolina di bronzo a due code – scolpita sulla porta centrale della cattedrale in Piazza dei Miracoli – si fa la fila. L’alternativa è compiere 100 giri attorno alla Torre pendente. Chi, invece, alle suppliche vuole unire anche il divertimento non può perdersi il rito dell’onda, nato sulla spiaggia di Viareggio ma ormai diffuso in tutta Italia: si scrive sulla sabbia il voto sperato e, se l’incisione si cancellerà del tutto al passaggio dell’acqua, il desiderio si dovrebbe avverare; se, però, ciò non accade si prenderanno 10 punti in meno. Ancora più complesso il rituale che, secondo la tradizione, andrebbe svolto al santuario di Montenero, a Livorno. Qui regola vuole che si facciano tanti salti quanti il voto di maturità a cui si aspira; poi, da girati, bisogna lanciare una moneta sopra l’arco e infine dire una preghiera e accendere un cero nel santuario della Madonna.
La nazione
Di seguito alcuni scatti degli studenti di tutta Italia che festeggiano i loro #100giorni alla Maturità
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