Matricola pubblica sul giornale dell’università un’inchiesta sul presidente di Stanford e lo costringe a dimettersi

Marc Tessier-Lavigne, neuroscienziato di fama mondale, è stato smascherato da uno studente di appena 17 anni per aver pubblicato dal 1999 alcune ricerche con dati incompleti o palesemente falsati. La celebre università statunitense ha aperto un’inchiesta interna che ha confermato le accuse riportate dallo studente nei suoi articoli.

Ha incastrato con una serie di inchieste giornalistiche sul giornale dell’università il presidente di Stanford costringendolo a dimettersi: protagonista della vicenda è Theo Baker, matricola della celebre università statunitense, che ha smascherato il neuroscienziato Marc Tessier-Lavigne, accusato per aver redatto come autore o coautore 12 studi scientifici che contengono dati falsi o copiati e con immagini di reperti clinici alterati con Photoshop.

Uno scandalo nato dalle indagini della matricola terribile di Stanford che in realtà è un figlio d’arte visto che i suoi genitori sono due celebri firme del New York Times e del New Yorker: particolare questo che ha fatto sospettare a più di qualcuno che dietro alle inchieste sul giornale universitario ci fossero in realtà i due reporter americani. Circostanza però smentita in più di un’occasione da parte dei Theo che ha ammesso di essersi limitato a seguire i suggerimenti di mamma e papà soltanto per quel che riguardo la verifica delle fonti e l’attendibilità dei documenti pubblicati.  

Cosa che evidentemente non ha fatto nel corso della sua carriera il presidente di Stanford (come ha poi confermato una inchiesta interna dell’università) Marc Tessier-Lavigne a partire dal 1999, in 5 studi dei quali il presidente è autore e 7 dei quali è coautore contengono errori e plagi dei quali lo scienziato probabilmente non è personalmente responsabile. Ma ne era a conoscenza perché nel 2015 alcuni di queste mancanze erano già emerse. Adesso grazie a queste rilevazioni, dal 31 agosto non sarà più presidente di Stanford.  

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