Materiale scolastico: rincarano i prezzi. Nuova stangata per le famiglie

materiale scolastico più costoso

Materiale scolastico più costoso I prezzi del materiale scolastico aumentano del 2,4% rispetto al 2012. Lo denuncia l`Osservatorio Nazionale Federconsumatori sottolineando che le famiglie italiane per ogni ragazzo spenderanno mediamente 499,50 euro per il ‘corredo’ scolastico (zaini, astucci, quaderni) e 521,00 euro per libri e dizionari. Secondo l’Onf ad aumentare in misura maggiore sono soprattutto i prezzi di zaini, astucci pieni, borse a tracolla (sempre più di moda tra i ragazzi, specialmente alle superiori).

Rimangono pressoché invariati i prezzi di matite, quadernoni e quaderni. Per alcune classi gli aumenti sono però più marcati rispetto alla media, è questo il caso, ad esempio, degli alunni della prima media e del primo liceo, i quali, per l`acquisto dei libri, dovranno far fronte ad aumenti del 5-6%, nel dettaglio: uno studente di prima media spenderà mediamente per i libri di testo + 2 dizionari 475,78 euro (il +5% rispetto allo scorso anno). A tali spese vanno aggiunti 499,50 euro per il corredo scolastico ed i ricambi durante l`intero anno, per un totale di 975,28 euro. Un ragazzo di 1 liceo spenderà per i libri di testo + 4 dizionari 787,05 euro (il 6% in più rispetto allo scorso anno) 499,50 euro per il corredo scolastico ed i ricambi, per un totale di ben 1.286,55 euro.

“Al di là di tali aumenti, la spesa relativa al corredo ed ai testi scolastici inciderà notevolmente sui bilanci delle famiglie, soprattutto in un momento di crisi come quello che stanno attraversando attualmente”, dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti. Lo scorso anno, ricorda l’associazione, “era entrato in vigore il divieto di utilizzare testi esclusivamente a stampa determinando una stangata aggiuntiva per le famiglie di 80 euro per l’acquisto dei libri, sia perche’quelli multimediali avevano mandato in soffitta i testi usati, le vecchie edizioni, il passaggio dei libri dal figlio maggiore al minore, sia perche’ non tutte le case editrici si erano adattate alle nuove regole, costringendo gli insegnanti a cambiare libri, vanificando in tal modo il blocco.

Una volta fatta la frittata pero’, per certi versi inevitabile anche se non per la tempistica, e’ assurdo provare a rimettere l’uovo nel guscio”. Il ministero invece “ci ha provato, togliendo per quest’anno l’obbligo del digitale (o del formato misto) ormai in vigore e reintroducendolo per l’anno scolastico 2014/2015, un vero pasticcio, che rischia di determinare stangate multiple invece di una sola, ormai superata. Un regalo alla lobby degli editori che rischia di causare per l’anno scolastico 2014/2015 una vera e propria scoppola per le famiglie”.

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