Per tutti i giovani curiosi, che hanno idee chiare sul proprio futuro e che vogliono seguire il miglior percorso di formazione che l’Università può offrire, nasce a Macerata la Scuola di Studi Superiori ‘Giacomo Leopardi ’
Secondo le critiche di molti studenti e non solo, la scuola italiana sta seguendo un percorso ormai datato, in cui si prediligono la teoria sulla pratica, e si trasmette una conoscenza “istituzionale” che raramente cerca di sviluppare una vera capacità critica e la preziosa individualità di ogni allievo indicandogli la strada verso la maturità. Ma una diversa forma d’istruzione è possibile? L’Università di Macerata crede di sì, e per dimostrarlo è pronta a scommettere su un modello già applicato con successo alle Scuole Normali e che ha tra i suoi elementi fondanti la ricerca, l’interdisciplinarietà e l’internazionalizzazione.
“Si tratta di accettare una sfida e puntare sul futuro dei nostri allievi e della nostra società” afferma Luigi Lacché, prorettore dell’ateneo maceratese. E la “sfida” ha il nome di Scuola di Studi Superiori ‘Giacomo Leopardi’. La Scuola prenderà il via all’inizio del prossimo anno accademico (2008-2009) e arriverà “a regime”
nel corso di 5 anni, quando saranno progressivamente attivati tutti i corsi. L’offerta di questo nuovo centro di formazione si affianca a quella dell’Università senza sostituirla, e offre agli iscritti strumenti d’analisi e valutazione sul mondo “vero” – ossia tutto quello che sta al di là delle mura scolastiche.
Si potrà accedere alla Scuola dopo una selezione che – assicurano all’ Ateneo – sarà molto severa, e prenderà in considerazione soltanto le effettive capacità dimostrate nel corso delle tre prove d’ammissione (due scritte e una orale).
Al concorso potranno prendere parte tutti i neodiplomati, indipendentemente dal voto ottenuto all’esame di maturità. I dieci studenti che supereranno la selezione e che si iscriveranno ad una delle Facoltà dell’Ateneo godranno di vitto e alloggio gratuito presso le strutture dell’Università di Macerata per tutta la durata del loro percorso di studi, oltre all’esonero dalle tasse e dai contributi d’iscrizione all’Ateneo.
Ma per mantenere tutti questi privilegi dovranno lavorare con costanza e dedizione, mantenendo una media eccellente, frequentando tutti i corsi e rimanendo in regola con gli esami. La Scuola è dunque dedicata a tutti quei giovani che hanno ben chiaro il proprio futuro e che dall’università si aspettano molto in termini di occasioni di apprendimento e sbocchi per l’avvenire.
All’inizio dell’anno accademico ogni studente dovrà presentare un progetto di ricerca, che porterà avanti nel corso dei mesi successivi e di cui dovrà fornire una relazione al termine dell’anno. La ricerca potrà anche essere svolta fuori dall’Italia, e anzi l’internazionalizzazione è non solo vivamente caldeggiata, ma già prevista nei piani di studio della Scuola, che inserisce i soggiorni all’estero nella propria offerta formativa. Per questo viene dato un grande rilievo alla conoscenza delle lingue (gli studenti della Scuola dovranno studiarne almeno due). Lo stesso dicasi per l’informatica, altro punto fermo dell’offerta formativa.
Ma è forse la decisa vocazione all’interdisciplinarietà che meglio esprime l’innovazione rappresentata da questa Scuola. Gli studenti entreranno infatti a contatto con discipline di altri corsi di studi, e integreranno le competenze acquisite durante il percorso accademico all’insegna della formazione di un completo apparato critico.
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