LINK, presentata alla Camera la Nuova Università

Si è svolta alla sala stampa della Camera dei Deputati la conferenza di presentazione della Nuova Università, la proposta di Link Coordinamento Universitario sull’Università e il suo rapporto con la società.

Sono intervenuti Francesco Sinopoli di FLC CGIL, Diego DeMasi del Coordinamento Ricercatrici e Ricercatori Non Strutturati, Massimiliano Tabusi Rete29Aprile, Riccardo Laterza Rete della Conoscenza, Claudio Graziano ARCI, l’Onorevole Annalisa Pannarale – SEL, l’Onorevole Gianluca Vacca – M5S e Loredana Fraleone – PRC.

“La nostra proposta parte dall’interrogativo su quale sia il ruolo sociale dell’università – dichiara Alberto Campailla, portavoce nazionale di Link – Coordinamento Universitario – Per noi è necessario invertire il rapporto esistente tra tessuto produttivo ed economico e istruzione pubblica. Non più adattare la formazione e la ricerca universitaria alle esigenze del mercato del lavoro, ma ripensare l’istruzione e i saperi come nucleo di un nuovo modello di sviluppo. I contenuti della legge di stabilità sono in totale contrapposizione con l’idea di Università contenuti nella nostra proposta.”

“Occorre partire dal rifinanziamento dell’università, senza fondi adeguati il sistema universitario può contribuire allo sviluppo del paese – prosegue Irene Ricciuti, responsabile nazionale Diritto allo Studio di Link – La Nuova Università deve essere accessibile a tutti, per questo proponiamo la gratuità, ovvero l’azzeramento di tutte le tasse di iscrizione, l’istituzione del reddito di formazione e la garanzia a tutti coloro che ne hanno bisogno del Diritto allo Studio, attraverso finanziamenti adeguati e una legge quadro nazionale che definisca i Livelli Essenziali delle Prestazioni”

“Partiamo da nuove parole d’ordine: programmazione e dialogo – aggiunge Elena D’Amato, Responsabile dell’Organizzazione di Link – Non più  competizione tra individui e atenei per attrarre le poche risorse collaborazione e solidarietà per riportare l’università al suo ruolo e contribuire a una trasformazione radicale della società. Per questo è indispensabile parlare di democrazia negli organi di governo e di vera autonomia degli atenei”

“Dobbiamo mobilitarci insieme con obiettivi condivisi e già lo stiamo facendo – conclude Campailla -Le diverse componenti dell’università, a partire dall’importante percorso che si è avviato con l’assemblea del 1 e 2 ottobre promossa dall’FLC-CGIL, si stanno confrontando e stanno trovando elementi concreti di convergenza: finanziamenti, diritto allo studio, contrasto alla precarietà e democrazia negli atenei sono battaglie comuni. La legge di stabilità sarà un terreno di rivendicazione comune”.

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