Liceo del made in Italy, Valditara: ”Per gli ITS previsti 700 milioni di euro”

Nei piani del Governo c’è il liceo del made in Italy per avvicinare il mondo della scuola a quello del lavoro: “Percorsi più flessibili a misura d’impresa”

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, torna a parlare del liceo del made in Italy, cavallo di battaglia del Governo di Giorgia Meloni, già presentato in campagna elettorale. L’inquilino di Vitale Trastevere torna a parlarne in un’intervista a Il Sole 24 Ore. Sono di questa settimana i decreti attuativi con cui il ministero ha stanziato gli 1,2 miliardi di euro del Pnrr per potenziamento Stem e Scuola 4.0 ma il ministro annuncia anche “ulteriori risorse, pari a circa 700 milioni di euro, da destinare al potenziamento delle competenze e della didattica e per l’attivazione di nuovi corsi” per gli ITS.

Pnrr, Stem e Scuola 4.0

“È un investimento importante sulla formazione dei docenti e di tutto il personale – ha affermato Valditara – per la valorizzazione dei talenti di ogni ragazzo e nella lotta alla dispersione, un investimento che punta a vincere la sfida lanciata con il Pnrr alla competitività del sistema paese in termini di innovazione della scuola nel suo complesso. Seicento milioni andranno a finanziare percorsi didattici, di formazione e di orientamento per studentesse e studenti di tutti i cicli scolastici: sono finalizzati a promuovere e sviluppare le competenze nelle materie scientifiche, in quelle digitali nonché in quelle linguistiche, con particolare attenzione a garantire pari opportunità per tutti gli studenti”.

Secondo quanto riferito dal ministro le scuole potranno prevedere percorsi formativi personalizzati a piccoli gruppi di studenti anche in orario extracurricolare. “Abbiamo destinato ulteriori 600 milioni alla formazione dei docenti, dei dirigenti e del personale amministrativo sia per percorsi formativi sul multilinguismo e sulla transizione digitale anche a supporto del Piano Scuola 4.0“, ha affermato Valditara. Tali misure sono aperte anche per le scuole paritarie. “Gli istituti con fini non commerciali potranno aderire direttamente a un avviso pubblico a loro dedicato. Noi riteniamo che non esistano scuole di serie A e di serie B nel sistema pubblico di istruzione che è unitario”.

Scuola e impresa

Il Governo a guida Fratelli d’Italia non ha mai nascosto la volontà di concentrarsi principalmente sulla valorizzazione dell’istruzione tecnica e professionale. “Uno dei passaggi fondamentali sarà aprire alle professionalità provenienti dal mondo delle imprese per offrire specializzazioni che il sistema scolastico da solo non riesce a mettere in campo, arricchendo così il piano dell’offerta formativa”, ha affermato Valditara. Docenti tutor e orientamento dovrebbero rivestire un ruolo centrale in un’ottica di avvicnamento al mondo anche al mondo del lavoro.

Mentre per la riforma dell’istruzione tecnica, prevista all’interno del Piano di Ripresa e Resilienza, l’indirizzo è quello di maggiore flessibilità nei percorsi, acquisizione di certificaizoni linguistiche e professionali spendibili nel mondo del lavoro. “Per raggiungere compiutamente questi obiettivi – continua il ministro – sono necessarie talune modifiche al decreto approvato dal precedente Governo, che potremo apportare solo dopo aver interloquito con la Commissione europea ed aver dimostrato che queste innovazioni accrescerebbero, di molto, il valore della riforma”.

Riguardo ai docenti tutor, invece, già dal 17 aprile gli insegnanti potranno candidarsi allo svolgimento di queste due importanti funzioni per le quali è previsto un aumento retributivo annuo per ciascun tutor fino ad un massimo di 4.750 euro e per ciascun orientatore fino ad un massimo di 2.000 euro. “A queste cifre potranno aggiungersi ulteriori compensi per attività extracurricolari. Le linee guida sull’orientamento, adottate a dicembre nel rispetto della scadenza europea Pnrr, hanno previsto anche nella scuola secondaria di primo grado attività extracurricolari di orientamento per un totale di 30 ore, per la cui definizione le figure del tutor e dell’orientatore sono centrali”. Per finanziare questi aumenti è previsto l’uso sia di quelle del Pnrr (che non sono, però, strutturali), sia del fondo Pon 2021-2027. E il ministro rassicura: “Nei prossimi anni saranno previste misure organiche anche per le scuole secondarie di primo grado”

ITS

La situazione degli ITS o ITS Academy è ancora in alto mare. Mancano infatti 17 decreti attuativi che ancora non sono stati fatti e che dovrebbero far partire davvero la riforma. “all’insediamento di questo Governo abbiamo sicuramente accelerato il processo”, risponde Valditara. “Abbiamo ripartito i primi 500 milioni del Pnrr per i laboratori e le fondazioni stanno iniziando le progettazioni. Sulle ulteriori risorse, pari a circa 700 milioni di euro, da destinare al potenziamento delle competenze e della didattica e per l’attivazione di nuovi corsi, attendiamo dalle Regioni la proposta definitiva di riparto e, entro la prima metà di maggio, dovremmo riuscire ad adottare anche questo decreto”.

“Altri cinque decreti sono già stati istruiti e sono pronti per i successivi passaggi – ha concluso il ministro -. Ritengo importante sottolineare che la stesura dei provvedimenti attuativi della riforma degli Its ha visto negli ultimi mesi, oltre a una significativa accelerazione, un lavoro congiunto, e un costante, proficuo confronto con tutti i soggetti istituzionali coinvolti. Abbiamo scelto un metodo molto partecipato di definizione dei testi dei decreti ministeriali che sta dando i suoi frutti”.

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