Lontano dalle quattro mura di un’aula universitaria, si sta affermando in questi giorni la lezione all’aria aperta: per continuare la didattica dando al contempo un forte segnale di dissenso e calamitando l’attenzione dei mezzi di comunicazione. Un’iniziativa che sta prendendo piede in molte città italiane, accanto alle canoniche forme di protesta come manifestazioni e sit-in. A Firenze si stanno susseguendo diverse iniziative in tal senso: domani, nel capoluogo toscano, ci sarà anche l’astrofisica Margherita Hack tra i docenti universitari che terranno le proprie lezioni in piazza.
La scienziata, annunciano gli studenti di sinistra sul loro sito internet, terrà la propria lezione domani pomeriggio in Piazza della Signoria. Giovedì 23 ottobre, invece, la Hack parteciperà a un dibattito con gli studenti del Polo scientifico di Sesto fiorentino.
Ieri il flashmob. Intanto ieri pomeriggio alcune centinaia di studenti del Polo di Scienze, per protestare contro la legge 133, hanno aderito a un flashmob, cioè una mobilitazione guidata dal suono di un fischietto. Si erano appena radunati in piazza della Signoria, quando guidati da un fischio, si sono mossi di corsa verso piazza Repubblica attraversando via de’ Calzaiuoli, sotto l’occhio curioso dei turisti. Alcuni di loro, in testa al corteo, avevano parrucche a forma di cervello e uno in particolare indossava un grande abito a forma di cervello, a simboleggiare la fuga delle migliori intelligenze dall’Italia.
Oggi il corteo regionale. Per oggi, sempre a Firenze, è prevista una manifestazione regionale che partirà da piazza San Marco alle 10, coinvolgendo i lavoratori dell’Università, degli enti di ricerca e dell’Afam, organizzata da Flc Cgil, Cisl Università, Fir Cisl, Uil Pa Ur, assieme alle rappresentanze degli studenti.
Manuel Massimo
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