Lezioni di sonno a scuola: «Dormire male fa più danni agli adolescenti del bullismo»

Sperimentazione in Gran Bretagna: lezioni su come riposare bene per i ragazzi delle elementari e delle medie. Un buon libro aiuta, l’orario va rispettato e lo zucchero rende faticoso l’addormentamento
Lezioni di sonno per adolescenti
Chi sostiene che la scuola fa dormire potrebbe presto avere ragione. Perché in Gran Bretagna in molte scuole primarie e medie verranno proposte agli allievi delle lezioni di sonno. Moduli organizzati rivolti ai piccoli e anche agli adolescenti, studiati in base alle età e alle esigenze e destinati a migliorare il riposo dei giovani britannici. Le «lezioni di sonno» sono state lanciate per contrastare un problema di salute pubblica, confermato da una recente ricerca pubblicata sul British Medical Journal dal professor Russell Viner, docente presso la University College di Londra (Ucl). I corsi sono stati preparati dalla Pshe Association, che riunisce gli insegnanti che tengono lezioni di benessere, educazione sessuale e salute, insieme al dipartimento di medicina del sonno infantile dell’Evelina Children’s Hospital di Londra e vogliono cercare di prevenire i problemi, insegnando una routine che migliori la qualità del riposo e dimostrando quanto sia necessario dormire. I moduli sono divisi in lezioni studiate per i bambini dai 7 agli 11 anni, per quelli dagli 11 ai 14 anni e per i ragazzi fino ai 16 anni, visto che bisogni e problemi evolvono con l’età.
Non dormire fa più male del bullismo
Analizzando un campione di 120mila quindicenni, i ricercatori hanno evidenziato l’impatto negativo della mancanza di sonno sul loro benessere. Non dormire destabilizza i ragazzi più del bullismo e dei social media, come dimostra anche l’aumento di giovanissimi ricoverati per problemi di disordini del sonno. Chi non dorme abbastanza soffre di instabilità mentale e rischia l’obesità, quindi la prevenzione risulta necessaria a diversi livelli. Per questo il governo ha chiesto di definire una serie di lezioni che spieghino a bambini e ragazzi che il sonno giova alla salute fisica e mentale e che privarsene ha un impatto sul peso, l’umore e l’abilità di imparare.
Cosa fare per dormire bene
A tutti verrà spiegato come dormire giovi alla salute e come si possa lavorare durante il giorno per avere una notte serena. I benefici dell’attività fisica e dell’esercizio per farsi venire sonno verranno messi in evidenza, come l’importanza di trovare un equilibrio tra scuola, relax, amici e obblighi familiari. Agli allievi, in base all’età, verranno fornite indicazioni sulla routine ideale per arrivare a letto in tempo e in condizione di relax, chiedendo anche a loro di raccontare come si comportano.
Cosa non fare
Le abitudini che non giovano saranno stigmatizzate in classe, come ad esempio quella di portarsi in camera il cellulare o di trascorrere ore incollati a uno schermo prima di spegnere la luce. Agli alunni sarà anche spiegato che sono responsabili in prima persona del proprio benessere e devono quindi imparare a sfuggire alle tentazioni pericolose. Anziché guardare la Tv o il telefonino meglio leggere un libro, parlare con fratelli e genitori, dedicarsi a qualche gioco da tavolo. Il ritmo deve essere rallentato, in modo che il corpo riceva il segnale che sta venendo l’ora di riposare.
Lo zucchero non fa dormire
Una parte delle lezioni verrà dedicata anche alla definizione dell’ambiente ideale per il sonno: senza luci, senza rumori, non troppo caldo. Per i più piccoli, che possono faticare a prendere sonno o avere problemi di sonnambulismo e incubi, saranno fornite indicazioni sull’orario ideale per andare a dormire e il numero di ore necessarie per un recupero adeguato. Per tutti sono previste poi indicazioni di tipo alimentare, con il consiglio di evitare caffeina, bibite gasate e dolci o torte nelle ore serali, per evitare di arrivare all’ora della nanna in stato di sovraeccitazione da zuccheri.
Le lezioni nel curriculum
I materiali definiti dal team messo a punto dal Governo sono a disposizione on line per tutti i docenti, che possono scaricarli e cominciare con le lezioni, che faranno parte del curriculum scolastico. Si svolgeranno durante l’orario normale e verranno considerate obbligatorie e fondamentali. Lezioni di sonno insieme a quelle di inglese, matematica e scienze, insomma ma questo non significa che se un ragazzino si appisola mentre il prof spiega, non ci saranno punizioni.
Corriere.it

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