Lezioni al gelo, caso di ipotermia all’università: studentessa portata in ospedale con le labbra viola

E’ successo in un’aula dell’Università di Palermo durante una lezione per diventare insegnate di sostegno: “Andiamo in aula con le tute da sci”. E intanto a Bordighera studenti in sciopero contro le basse temperature che si registrano in classe.

Nuovo caso di “ipotermia” a Palermo. Stavolta a farne le spese, dopo la bambina di Passo di Rigano, è stata una studentessa del corso di specializzazione per diventare insegnanti di sostegno all’università siciliana. La ragazza è stata trasportata all’ospedale di Alcamo dopo aver accusato pesanti malori proprio mentre stava seguendo le lezioni assieme ad altri colleghi. Secondo quanto ha raccontato lei stessa al Corriere della Sera, all’interno dell’aula da oltre due settimane i riscaldamenti sono fuori uso.

“Abbigliamento da sci per seguire le lezioni”

“Abbiamo iniziato a settembre: frequenza obbligatoria. Abbiamo pure pagato 3.700 euro. Almeno ci avessero assicurato le condizioni minime per restare vivi – ha spiegato al quotidiano milanese la studentessa – In autunno è andato tutto bene, ma quando è arrivato il freddo sono cominciati i problemi. Per far fronte al gelo ci vestivamo come per andare a sciare: io mettevo due paia di calze di pile, pantaloni pesanti, maglioni, pellicciotto e sciarpa. Per scaldarci le mani andavamo in bagno e usavamo l’asciugatore con l’aria calda. Tenevamo stufette sotto ai banchi e plaid in grembo. Per avere un po’ di sollievo uscivamo dall’aula, il tepore del sole era meglio del gelo dell’aula”.

Le lezioni nel weekend

Il corso, che si tiene ogni venerdì e sabato, dura ogni weekend 15 ore. “Stare immobili al gelo per tutto quel tempo è pesante. Quando una collega ha detto alla responsabile che le era venuta la bronchite le è stato risposto di restare a casa e segnarsi assente”.

Studenti in sciopero a Bordighera

Intanto il caso delle lezioni al gelo s’allarga anche ad altre città: oggi gli studenti dell’istituto Montale di Bordighera hanno scioperato contro le temperature proibitive che si registrano all’interno delle classi. “Siamo costretti a seguire le lezioni, indossando maglie termiche, giubbotti e coperte – raccontano alcuni studenti -. In inverno si gela. È già tanto se arriviamo a dieci gradi nei corridoi e a tredici nelle aule. In palestra si congela. Abbiamo parlato con la preside e abbiamo mandato mail alla Provincia, chiedendo di anticipare l’accensione del riscaldamento, ma non basta: la scuola è grande e non si scalda. Il lunedì, poi, fa ancora più freddo perché i termosifoni restano spenti per tutto il weekend”.

LEGGI ANCHE:

Total
3
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Iniziare lezioni più tardi aumenta il rendimento: lo dice la scienza

Next Article

Educazione sessuale a scuola, l'Italia fanalino di coda in Europa. Peggio di noi solo Cipro e Polonia

Related Posts