Cosa c’è nel futuro dell’Ebri, il centro di ricerca sul cervello creato dal premio Nobel Rita Levi Montalcini? Tra non molto un nuovo statuto, un direttore generale e un capo laboratorio. E presto anche una nuova sede. Lo annuncia il Commissario straordinario dell’Ebri, Giuseppe Nisticò, precisando che «il cambiamento dello statuto avviene per consentire una più chiara caratterizzazione dei ruoli tra la componente scientifica e la componente gestionale.
In passato le due linee non sono state ben definite e questo ha creato situazioni conflittuali e difficoltà operative nel prestigioso centro di ricerca. Con la revisione dello statuto facciamo nascere il nuovo Ebri, con un nuovi compiti per il consiglio scientifico e per il consiglio di amministrazione».
A redigere la nuova carta statutaria sono stati chiamati il presidente Annibale Marini, ex Presidente della Corte Costituzionale, Oscar Fiumara, già Avvocato Generale dello Stato ed Enrico Garaci, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. «La commissione inizierà i lavori subito dopo Pasqua e lavorerà in una stanza di cristallo – aggiunge Nisticò – per garantire il mantenimento di una situazione di equilibrio tra le varie componenti del centro di ricerca».
Nisticò ha anche annunciato la nomina di un Direttore generale «il cui ruolo, come in tutte le aziende moderne». Mentre sul fronte scientifico, entro il mese di aprile, sarà pubblicato il bando internazionale per il reclutamento di un capo laboratorio, «cosa che offrirà anche la possibilità di far tornare in Italia qualcuno dei nostri bravi ricercatori che lavorano all’estero», riferisce il commissario straordinario. Nel futuro dell’Ebri c’è anche una nuova sede: si pensa al polo scientifico di Monterotondo, dove in accordo con il Miur e la Regione Lazio è in programma di realizzare un centro di eccellenza in stretta contiguità con le infrastrutture già esistenti.
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17 Maggio 2022