Lavori del futuro in Italia con il Recovery Plan

I fondi dell’Europa erogati per finanziare il Pnrr, il Piano nazione di ripresa e resilienza per far ripartire l’Italia dopo la crisi della pandemia di Covid, dovrebbe creare 90 mila nuovi lavori entro il 2023. Le parole d’ordine sono digitalizzazione, innovazione e sostenibilità, per la creazione di un ambiente che favorisca la permanenza dei cervelli nel nostro Paese.

Feltrinelli Education, analizzando i report della Fondazione per la Sussidiarietà e Unioncamere, prevede che saranno otto i settori che potrebbero creare la maggior parte dei posti di lavoro nei prossimi anni. Si tratta di energia, trasporto e mobilità sostenibili, ambiente, bioeconomia, telecomunicazioni e servizi digitali, ricerca e sviluppo, turismo, economia sociale.

I nuovi assunti grazie al Recovery plan saranno esperti di ingegneria gestionale, tecnici informatici e della gestione dei processi produttivi di beni e servizi. Tanti posti di lavoro, inoltre, saranno creati per figure legate alle costruzioni, alla produzione industriale e alla ripartenza della filiera turistica, come addetti all’accoglienza e alla ristorazione.

Lavori del futuro

Tra i lavori richiesti ci sono il manager della transizione digitale e il manager della sostenibilità. I primi dovranno far dialogare tra loro i diversi comparti per creare un Pubblica amministrazione dagli alti standard tecnici, digitali e qualitativi. Gli altri saranno invece responsabili delle politiche ambientali delle Pmi e delle grandi aziende, riducendone l’impatto e i consumi, e rendendole sostenibili.

Gli ingegneri energetici dovranno invece occuparsi di progettare e gestire gli impianti, e della creazione di strutture a minimo impatto ambientale in particolare in ambito industriale, civile, agricolo e della mobilità. Sempre in tema green è prevista una maggiore diffusione della figura dell’educatore ambientale, un docente che promuove il consumo sostenibile attraverso percorsi di formazione e scolastici.

La maggiore frequenza degli attacchi informatici rende necessario a tutte le aziende dotarsi di esperti di cyber security, per tutelare i sistemi dalle invasioni esterne. Gli esperti di sicurezza digitale titolati sono tra le figure più pagate al mondo, considerando che proteggono uno dei beni più prezioso dell’era informatica, cioè i dati. Sempre più comune la professione del data scientist, un esperto in grado di analizzare i dati per ricavare informazioni utili agli obiettivi di aziende e organizzazioni.

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