Laboratorio congiunto targato Unifi-ASA

Nasce il Laboratorio Congiunto tra il Dipartimento di Fisiopatologia Clinica della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’ateneo fiorentino e ASA, industria vicentina produttrice di dispositivi medici per laserterapia e magnetoterapia: un importante accordo per sancire l’impegno del ‘privato’ nella ricerca e nell’innovazione tramite il ‘pubblico’. L’intesa rafforza la cooperazione tra il mondo universitario e quello dell’impresa e favorisce una efficace integrazione e un coordinamento nell’approfondimento delle tematiche della biologia degli stress fisici.
Il Laboratorio Congiunto avrà come responsabili: i professori Antonio Conti e Franco Fusi per l’ateneo gigliato e la dottoressa Monica Monici per ASA; incentrerà la sua ricerca principalmente nello studio, a livello cellulare, della biologia degli stress di tipo fisico (cioè stimoli luminosi, meccanici, elettromagnetici) per ottenere nuovi metodi e tecnologie terapeutiche, a beneficio di chi soffre di patologie dolorose, ma anche nel campo della rigenerazione e bioingegneria dei tessuti.
Molto soddisfatto Roberto Marchesini, dg di ASA, che ha dichiarato: “Finora ci siamo concentrati principalmente nell’ambito della biologia degli stress fisici, un campo di studi innovativi che, negli ultimi anni, ha visto una rapida evoluzione e una sorprendente crescita. Precedenti collaborazioni tra DFC ed ASA su attività di studio e ricerca hanno portato alla pubblicazione di numerosi articoli su riviste scientifiche internazionali specializzate ed alla produzione di materiale estremamente aggiornato per la formazione in ambito biomedico; il Laboratorio Congiunto è la naturale prosecuzione di questa attività e confidiamo dia frutti ancora più corposi”.
La dottoressa Monici ha precisato che attualmente il Laboratorio Congiunto è coinvolto in due importanti progetti di ricerca: uno seguito dal professor Fusi e riguardante l’utilizzo di nanoparticelle d’oro in ambito diagnostico e terapeutico, finanziato dalla Fondazione Ricerca e Innovazione dell’ateneo fiorentino; l’altro, seguito dalla stessa dottoressa Monici e riguardante l’effetto della mancanza di stimoli meccanici su alcune funzioni dell’organismo umano, approvato dall’Agenzia Spaziale Europea.

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