La vitamina C per un cuore matto Sapienza all’avanguardia

In questi giorni lo sguardo attento e insindacabile del panorama medico- scientifico internazionale rivolto alla Sapienza. Francesco Violi, Professore Ordinario di Medicina Interna all’Università e direttore della I Clinica Medica della Sapienza, insieme alla prof.ssa Stefania Basili, docente di Medicina Interna dell’ateneo romano, hanno coordinato e sviluppato il progetto di ricerca dedito ad una terapia innovativa, non invasiva, priva di effetti collaterali e di accesso immediato per la ripresa di un corretto flusso del sangue alla luce dell’intervento di angioplastica.

In questi giorni lo sguardo attento e insindacabile del panorama medico- scientifico internazionale rivolto alla Sapienza.
Francesco Violi, Professore Ordinario di Medicina Interna all’Università e direttore della I Clinica Medica della Sapienza, insieme alla prof.ssa Stefania Basili, docente di Medicina Interna dell’ateneo romano, hanno coordinato e sviluppato il progetto di ricerca dedito ad una terapia innovativa, non invasiva, priva di effetti collaterali e di accesso immediato (anche da un punto di vista economico) per la ripresa di un corretto flusso del sangue alla luce dell’interventistica cardiovascolare (angioplastica).
Da dove nasce la ricerca? chiediamo al prof. Violi: “Dalla necessità di risolvere il flusso non adeguato del sangue conseguente all’interventistica cardiovascolare che si manifesta nel 30% dei pazienti che subiscono l’intervento di angioplastica” dichiara Violi con la pacatezza e la determinazione che scaturisce dalla cono-scienza e dalla passione per il proprio lavoro.
Processi ossidativi che possono manifestarsi durante l’intervento di angioplastica provocano il fenomeno del no-reflow , un non buon riflusso del sangue, quindi, una non buona ossigenazione per il cuore. Si è scoperto che, somministrando al paziente una determinata dose di vitamina C (acido ascorbico) per endovena, in contemporanea all’intervento, il sangue riprende a scorrere con una fluidità stupefacente.
Siamo di fronte alla prima applicazione clinica di un antiossidante. Il modello clinico a cui la scoperta fa riferimento la cardiopatia ischemica con stent.
Cardiologi del progetto: il prof. Gaetano Tanzilli e il prof. Enrico Mangeri.
Lo studio, per il quale la Sapienza ha depositato domanda di brevetto è stato pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology (JACC) e, negli Stati Uniti, si sta diffondendo con la velocità di un moderno e vivacissimo tam tam digitale e analogico.
Inoltre, è già in essere, una seconda fase dello studio, in collaborazione con ospedali romani e milanesi, rivolto a 100 pazienti affetti da infarto del miocardio che dovranno affrontare l’intervento di angioplastica.
Amanda Coccetti

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  1. Ho letto con molto interesse l’articolo sull’importante scoperta dell’Università La Sapienza. Non sono un medico, tuttavia mi sembra un risultato che potrebbe rivelarsi rivoluzionario per tutti i cardiopatici e non solo. Ho l’impressione che l’antiossidante in vena può aprire nuove frontiere anche per rallentare o perfino prevenire le malattie che avvengono con il passare del tempo. Inoltre piace apprendere come, anche in tempo di crisi come l’attuale, ci siano ricercatori che riescono a raggiungere risultati tali da essere all’attenzione internazionele.
    Con l’occasione vorrei complimentarmi con la redattrice Amanda Coccetti e con tutta la redazione del Corriere. Lo leggo spesso e trovo sempre notizie interessanti e diverse dagli altri giornali.

  2. Sono anni da quando Linus Pauling, 2 volte premio Nobel, pubblicò il suo libro sui benefici di una integrazione a dosi massicce di vitamina C, non solo sulle malattie cardiache.
    Ogni tanto qualche ricercatore ingenuo arriva a capire qualche verità sull’ascorbato… ma subito sparisce tutto nel nulla? Perchè?
    Semplice, perchè fallirebbe tutta l’industria farmaceutica e medicale.
    Vi immaginate un mondo senza cardioaspirine, senza protesi cardiache e pacemaker?

  3. E’ dal 1954 che si conoscono queste proprieta’ della ascorbato …. possibile che nessun dottore in questi 60 anni abbia mai letto questo e altri 1500 documenti sulle proprieta dell assunzione di ALTE DOSI DI ACIDO ASCORBICO O SODIO ASCORBATO IN ENDOVENA ….. SI SVEGLIANO SOLO OGGI ?
    SI DEVE DARE PRIMA PREVENENDO L’ACIDO ASCORBICO NON DOPO L’ANGIOPLASTICA ORMAI è TROPPO TARDI SI TAMPONA SOLO IL DANNO………….! DOVRESTE ASSUMERLA PRIMA DALL INIZIO DELLA VS ESISTENZA FIN NEL GREMBO MATERNO DALLA MADRE GIUDIZIOSA…. QUESTA IMPORTANTE VITAMINA ED IN ALTE DOSI MICA UN GRAMMO AL GIORNO….
    https://www.roccomanzi.it/IMP-VITAMINERALI/SCIENZIATI/scienziati-docu/willis/WillisPatersonVitaminCStudy_file/WillisPatersonVitaminCStudy.htm
    E GI STUDI ED ESPERIENZE DEL DR KLENNER E DEL DR CATHCART SULLE ALTE DOSI IN ENDOVENOSA DI SODIO ASCORBATO !!!!
    IL LIBRO DEL GRANDE LINUS PAULING
    https://www.roccomanzi.it/IMP-VITAMINERALI/SCIENZIATI/scienziati-docu/pauling/pauling-gen/pauling-gen.htm
    MOLTISSIMI DOCUMENTI GIUSTO X INIZIARE QUI IL TUTTO AL SOLO SCOPO UMANITARIO NON PER SOLDI …. ! MA X DISTRIBUIRE COME DICEVA L PAULING LA ” CONOSCENZA PERDUTA ”
    BUONA LETTURA X CHI COME ME NON è VOLUTO RIMANERE IGNORANTE E ATTENTO ALLE TRAPPOLE DELLA MEDICINA UFFICIALE 🙂
    https://www.roccomanzi.it/IMP-VITAMINERALI/vitaminerali/vitaminerali.htm
    SVEGLIA CHE è ORA DI LEGGERE …………….. 🙂 E DI APPLICARE QUESTE SEMPLICI CONOSCENZE X UNA BUONA SALUTE……..
    SVEGLIATEVI SAPIENTI….. 🙂 ALLORA INIZIATE AD APPLICARE QUESTE METODOLOGIE DOPO 60 ANNI …UN MIO OMONIMO DICEVA…. UN GRANDE ALBERTO MANZI …NON è MAI TROPPO TARDI….
    BUONA ASCCCCCCCCCCCORBATA A TUTTI VOI
    ROCCCCCCCCCCCO

  4. E’ BELLO VEDERE TANTE PICCOLE LAMPADINE IN UN MONDO BUIO…PURTROPPO PER QUESTE PICCOLE LUCCIOLE ESISTE UN MONDO DI TENEBRE GOVERNATE DA UNA REGIA OCCULTA CHE IMPEDIRA’ SEMPRE DI FARE LUCE…..TROPPI GLI AFFARI NESSI IN DISCUSSIONE DA QUESTI SPRAZZI…..NON CE MODO DI USCIRNE….SOLO IN FUTURO QUESTE VERITA FARANNO BRECCIA…FORSE…….UNA TRISTE REALTA….CHE APPARE PER UN ATTIMO POI SCOMPARE…

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