Dare i voti agli atenei non è cosa facile. Lo sa bene Stefano Fantoni, presidente dell’Agenzia Nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur), alle prese dall’inizio del suo incarico con la ricerca dei criteri di qualità che porteranno le università italiane a guadagnarsi o meno il titolo di meritevoli di ricevere fondi.
Ma per i più ansiosi è bene sottolineare che i primi risultati del processo di valutazione saranno pronti solo alla fine del 2012. E si partirà dalla qualità della ricerca scientifica. Niente classifiche, quindi, per quest’anno o graduatorie pronte a promuove o bocciare l’ateneo di turno. Fantoni ha infatti annunciato che “non ci saranno graduatorie degli atenei entro quest’anno. Alcuni politici le vorrebbero ma noi non le faremo: le lasciamo ai giornali che continuano a farle, ma si sappia che non valgono niente”.
Ma anche senza stilare graduatorie, date poi in pasto ai quotidiani, l’Anvur dovrà procedere lo stesso alla valutazione di ogni singolo ateneo. “La valutazione di un ateneo è importante – ha spiegato Fantoni perché la legge di riforma prevede che sulla base della valutazione stessa sia distribuita una percentuale dei finanziamenti destinati agli atenei”.
Il presidente dell’Anvur è comunque ottimista sullo stato di salute degli atenei italiani, affermando che nessuna università è negativa in tutto. “Forse un paio se ne potrebbero chiudere – ha concluso – ma prima di tutto è necessario analizzare la struttura interna, entrando nello specifico dei dipartimenti”.