Il primo pensiero lo ha dedicato al padre. Il secondo al cinema e il terzo agli studenti dello Iulm, che lo hanno accolto con una standing ovation. “La laurea è un privilegio che avrebbe fatto felice mio padre” ha detto il regista Giuseppe Tornatore quando ieri il rettore dell’università Iulm di Milano, Giovanni Puglisi, gli ha consegnato la laurea honoris causa in “Televisione, Cinema e New Media”.
Subito però lo sguardo del registra si è spostato sul suo grande amore. “Il cinema ormai da tanto tempo è un aspetto determinante della cultura e quindi considerarlo, come succedeva nei primi anni dalla sua invenzione, un fenomeno da baraccone lontano dalla Cultura con la c maiuscola è soltanto pazzesco. La cultura del Novecento non sarebbe la stessa se non ci fosse il cinema”.
“Io sono molto preoccupato della situazione del nostro cinema”, ha spiegato il regista di Baaria e premio Oscar della famosa pellicola Nuovo Cinema Paradiso . “In teoria in questo momento non dovrebbe nemmeno esistere perché la nostra industria è a zero eppure c’è sempre qualcosa di interessante. È una cinematografia che non si rassegnerà mai alla fine e che trascorsa l’emergenza che stiamo vivendo mi auguro possa tornare alla forza espressiva ma anche di mercato di una volta”.
Agli studenti dello Iulm, poi, ha rivolto un messaggio di fiducia nel futuro. “Il numero di film visti al mondo è sempre in crescita. Ci sono scuole e università dove si studia cinema e già questa è una cosa straordinaria perché è importante passare il mestiere agli altri”. E poi ai giovani anche “la tecnologia regala molte possibilità” per raccontare nuove storie.
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