“La guardalinee si è fatta male? Meglio se restava in cucina”: post sessista di un preside di Imperia

Il dirigente scolastico del liceo “Vieussex” ha commentato su LinkedIn lo scontro tra l’assistente di linea e un operatore televisivo. Oggi studenti in piazza per protestare contro le sue parole. E anche i docenti si dissociano.

La guardalinee infortunata durante una partita di calcio? Se fosse rimasta in cucina avrebbe evitato di farsi male. È il senso del post sessista che il preside del liceo Viesseux di Imperia, Paolo Auricchia, ha postato su LinkedIn a commento di un episodio di cronaca sportiva con un’assistente di linea del campionato spagnolo che era rimasta ferita a seguito di uno scontro con un cameraman. Immagini che avevano avuto una diffusione virale soprattutto sui social e che ritraevano la guardalinee con il viso completamente insanguinato.

Si vabbè… però oggettivamente, se fosse stata in cucina a preparare le tagliatelle, non si sarebbe fatta male tesoro” aveva commentato il preside del liceo ligure. Oggi, contro quella frase, sono scesi in piazza centinaia di studenti di Imperia. “L’obiettivo di questa manifestazione – ha dichiarato Alessandro Di Masi, rappresentante degli studenti – è dimostrare il malcontento di noi studenti in primis, ma anche di coloro che sono intorno a noi, docenti e genitori, sull’uscita assai infelice del nostro dirigente scolastico. È bello vedere piazza Roma gremita di gente anche e adesso cercheremo di far passare il messaggio anche alle istituzioni, sperando che qualcosa si muova”.

Contro le parole del preside Auricchia anche i docenti del liceo Vieussex. “Tutti noi, docenti del liceo Vieusseux di Imperia, a seguito del commento pubblicato su Linkedln dal Dirigente Scolastico prof. Paolo Auricchia, desideriamo sottolineare che quanto espresso non rappresenta in nessun modo la nostra scuola e i valori che gli insegnanti promuovono quotidianamente nelle proposte didattiche e nel dialogo educativo con gli studenti – hanno scritto gli insegnanti in una nota – La storia, anche recentissima, di questo Istituto è ricca di iniziative orientate a sostenere il valore della parità dei sessi, così come quello del rispetto di tutte le diversità: etniche, sociali, culturali e religiose. Pensiamo che questo sia il nostro dovere di insegnanti e, prima di tutto, di educatori, nel rispetto dei principi che ispirano la nostra Costituzione. Del resto, crediamo che la miglior testimonianza di questo impegno di tutto il corpo docente sia proprio la risposta dei nostri studenti, che con ferma consapevolezza, ma anche con maturità, educazione e senso di responsabilità, stanno manifestando il loro dissenso” hanno concluso.

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