La Grande Bellezza trionfa, è Oscar all’Italia. Dopo 15 anni torniamo nell’Olimpo del cinema

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E alla fine ce l’abbiamo fatta: “La Grande Bellezza” ha vinto l’Oscar come miglior film straniero. Erano 15 anni che un film italiano non si aggiudicava la statuetta: l’ultimo fu Roberto Benigni con “La vita è bella”. Il film di Sorrentino ha sconfitto i rivali più temibili, il belga Alabama Monroe e il danese Il sospetto di Thomas Vintenberg.

Al momento della proclamazone sono saliti sul palco Sorrentino, Servilloe il produttore Giuliano: “Grazie a Toni e Nicola, grazie agli attori e ai produttori. Grazie alle mie fonti di ispirazione, i Talking Heads, Federico Fellini, Martin Scorsese, Diego Armando Maradona. Mi hanno insegnato tutti come fare un grande spettacolo. Che è la base per il cinema. Grazie a Napoli e a Roma, e alla mia personale grande bellezza, Daniela e i nostri due figli.  Sono molto emozionato, questa vittora era tutt’altro che scontata. Gli altri film erano forti, mi sento felice e sollevato” – ha detto Sorrentino, mentre già impazzava la festa sui social.

Sorrentino poi ha parlato del cinema italiano. “Spero che questo film e questa vittoria siano una porta aperta affinché il cinema italiano diventi più cinema per il mercato internazionale”. Una battuta, poi, sul cinema italiano nel mondo. “È una sensazione che ho provato negli ultimi giorni perché tanta gente parlava del mio film e voleva che vincessi, e quindi mi sentivo sotto pressione. È stato un momento non facile da vivere, ma ora sono felice. Non è facile descrivere cosa sto provando”.

Prima di chiudere un passaggio sulla musica, elemento importante del film, “è un semplice mix fra musica sacra e profana – ha spiegato Sorrentino – perché Roma è la città che combina sacro e profano, la chiesa cattolica e il profano della città che vive fuori dal Vaticano. La musica del film riflette questo”.

Insomma, dopo 15 anni la statuetta torna in Italia. Un segnale per il Paese intero, un modo per dire che l’Italia continua a contare nel mondo. Un piccolo passo da cui partire per tornare a risalire la china. Non è un Oscar a muovere la riprese, certo: ma questa mattina siamo tutti un po’ più orgogliosi di essere italiani.

RN

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