Oggi al Senato l’approvazione del DL Istruzione: segui la diretta streaming

DL ISTRUZIONE

 

Approdato al Senato ieri, il decreto legge denominato “L’istruzione riparte” dovrebbe essere approvato questa mattina.

Intanto in un’intervista rilasciata al Messaggero, Il Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza ha espresso la sua soddisfazione per l’imminente entrata in vigore del DL: “Sono molto soddisfatta – ha dichiarato il Ministro – Basta con i tagli per scuola, Università e ricerca: non si può riformare un sistema senza investimenti”.

Il decreto dovrebbe, infatti, destinare al mondo dell’istruzione circa 450 milioni di euro nei prossimi anni.

Segui la diretta streaming della discussione al Senato collegandoti a questo link.

Di seguito, invece, trovate il resoconto della giornata di ieri in cui il Decreto Legge è stato presentato e dibattuto dai senatori dei diversi schieramenti politici.

La Lega chiede di sottoporre al Cnel la visione del DL perché l’organo di rilevanza costituzionale possa esprimere parere.

In un’aula molto distratta, la senatrice Stefania Giannini interviene sul decreto legge che dovrebbe essere convertito in legge entro l’11 novembre sulle misure urgenti da adottare in materia di scuola, università e ricerca.

Per la senatrice i punti di forza del decreto che chiede una copertura di 450 milioni fino al 2015, si sostanziano in:

  • Misure innovative nell’ambito del welfare studentesco (mobilità, trasporto alunni e valorizzazione di settori inediti come l’istruzione superiore musicale, artistica e coreutica)
  • Fronteggiare la dispersione scolastica con opportune misure volte a trasformare la scuola in uno spazio aperto e di coesione sociale, in linea con le direttive europee. Orientamento, misure di sostegno allo studio e di sostentamento alle famiglie.
  • L’articolo 10 che concerne interventi di recupero e/o edificazione che possano migliorare l’edilizia scolastica ed universitaria.
  • Agli articoli 17 e 6 il decreto prevede stanziamenti e misure per il sostegno alle famiglie bisognose per l’acquisto dei libri di testo
  • C’è poi il nodo personale scolastico. Un quarto dei 450 milioni è destinato  alla stabilizzazione del personale scolastico.
  • Articolo 14 che prevede l’istituzione di istituti tecnici superiori sul modello che altri Paesi europei hanno costituito da tempo per creare link diretti tra scuola e lavoro.La senatrice esprime parere favorevole rispetto al decreto.

Restano i punti deboli, quelli relativi al bonus maturità e modalità di accesso ai corsi universitari di natura medico sanitaria

All’articolo 20 il decreto conferma per quanto riguarda medicina la riammissione in sovrannumero ai corsi di laurea in medicina, veterinaria, professioni sanitarie, odontoiatria, architettura e scienze della formazione di chi sarebbe rientrato in graduatoria grazie al bonus maturità. E chi, con un punteggio di almeno 20 punti, dovesse aver già scelto diversamente, avrà diritto al trasferimento.

Tra le novità votate lo scorso 31 ottobre dalla Camera,  viene stabilito che le Università sedi di corsi di laurea in professioni sanitarie e scienze della formazione primaria dovranno aprire le porte ai sovrannumerari che si sarebbero potuti iscrivere ai corsi in quanto collocati in graduatoria entro il numero massimo di posti disponibili.

All’articolo 21 invece, per quanto riguarda le scuole di specializzazione, oltre alla graduatoria unica nazionale è confermata la modifica già votata dalla commissione Cultura che prevede la riduzione della durata, ma mirata e calibrata secondo i limiti minimi previsti dalla normativa europea e soprattutto riorganizzando le classi e le tipologie di corsi di specializzazione medica.

Per quanto riguarda il numero globale degli specialisti da formare per ogni specializzazione si dovrà tenere conto: dell’obiettivo di migliorare progressivamente la corrispondenza tra il numero degli studenti ammessi ai corsi di laurea e quello dei medici ammessi alla formazione specialistica; del quadro epidemiologico; dei flussi previsti per i pensionamenti e delle esigenze di programmazione delle Regioni rispetto alle attività del Ssn. Gli specializzandi, per potersi formare all’interno delle aziende Ssn, dovranno fare domanda all’Università dove ha sede la scuola che dovrà approvarla secondo le regole degli accordi Ssn-Università. E i medici in formazione specialistica, infine, assumono una graduale responsabilità assistenziale, secondo gli obiettivi definiti dall’ordinamento didattico del corso di specializzazione e in base modalità individuate dal tutor, concordate e approvate con la direzione delle scuole di specializzazione e con i dirigenti responsabili delle unità operative presso cui si svolge la formazione.

Con un emendamento votato in aula poi, slitta a marzo 2014, e non più a gennaio 2014, l’emanazione del decreto del Miur di concerto con il ministro della Salute sulla riduzione della durata dei corsi di formazione specialistica. E si stabilisce che i periodi di formazione dei medici specializzandi si svolgono ove ha sede la scuola di specializzazione e all’interno delle aziende del Servizio sanitario nazionale previste dalla rete formativa; eliminato il parere dell’azienda sanitaria di destinazione per l’inserimento dei medici specializzandi ai periodi di formazione.

Si specifica poi che i periodi di formazione dei medici specializzandi all’interno delle aziende Ssn non determinano l’instaurazione di un rapporto di lavoro.

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