La battaglia degli studenti per il terzo appello

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Continua la battaglia degli studenti per aumentare il numero degli appelli all’Università L’Orientale di Napoli. I ragazzi, attraverso comitati organizzati, si stanno battendo contro una riforma che andrebbe a ridurre il numero degli appelli e delle sedute di laurea.

“Non ci fermeremo finché non avremo ottenuto risultati concreti, a tutela dei diritti degli studenti”- raccontano gli esponenti di Link Orientale.

I ragazzi chiedono sessioni d’esame più ampie, almeno tre appelli per sessione (distanziati di almeno tre settimane), per non far accavallare gli esami e per uniformarsi a quello che è lo standard degli altri Atenei nazionali.

Da sempre il problema degli appelli ravvicinati rappresenta un ostacolo difficile da superare per gli studenti universitari. Pochi mesi fa, anche i rappresentanti dell’Università Roma Tre hanno vinto la propria battaglia, ottenendo il ripristino del terzo appello per le sessioni d’esami.

Resta, comunque, un problema per i ragazzi: molti professori, infatti, impediscono allo studente di partecipare all’appello successivo, se l’esito dell’esame è negativo. In questo modo la sessione salta definitivamente, con una sola possibilità a disposizione per superare l’esame. Servirebbe più comprensione e disponibilità anche da parte dei docenti, quindi, per dare modo agli studenti di proseguire con successo e senza troppi ritardi la propria carriera universitaria.

Raffaele Nappi

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