Istat, a luglio è salito il tasso di disoccupazione: -73mila occupati

Il dato certificato dall’Istat mostra la prima flessione dall’inizio dell’anno, e nonostante i dati siano migliori rispetto al luglio del 2022

Aumentano i disoccupati e gli inattivi, scendono gli occupati. A luglio per la prima volta dall’inizio dell’anno il tasso di occupazione è sceso. Il calo è stato dello 0,2% portando il tasso al 61,3% (ancora ben al di sotto della media europea). Il dato è stato presentato oggi dall‘Istat. L’istituto ha specificato che la diminuzione è pari a 73mila persone, e “coinvolge solamente i 25-49enni”.

Nello stesso mese è aumentato il numero di persone disoccupate, ovvero che cercano un lavoro ma non ce l’hanno (37mila persone in più), anche in questo caso solo nelle classi di età centrali. Il tasso di disoccupazione totale è salito al 7,6%, mentre quello giovanile è sceso di due decimi ma resta comunque al 22,1%. È cresciuto anche il numero di inattivi (14mila persone in più che non hanno un lavoro e non lo cercano nemmeno): questo ha riguardato soprattutto gli uomini e chi ha meno di 35 anni. Il tasso di inattività nel complesso è rimasto stabile, al 33,5%

Durante l’anno tiene ancora la crescita

I dati negativi arrivano comunque nel contesto di una crescita dell’occupazione che va avanti da diverso tempo, con la ripresa post-pandemia iniziata già negli scorsi anni. Nel trimestre da maggio a luglio 2023, rispetto ai tre mesi precedenti, il livello di occupazione è salito dello 0,5%, ovvero ci sono 119mila persone in più con un lavoro. Sempre confrontando con il trimestre di febbraio-aprile, c’è stato complessivamente un calo dei disoccupati e degli inattivi.

A luglio, rispetto a un anno prima, il numero di occupati è stato più alto dell’1,6% (362mila persone). La crescita non ha riguardato la fascia di età da 35 a 49 anni, ma è soprattutto perché l’invecchiamento della popolazione fa sì che ci siano meno persone di un anno fa in quella fascia. Nell’ultimo anno è anche sceso il numero di persone disoccupate (76mila in meno) e il numero di persone che non hanno né cercano un lavoro (371mila in meno).

Scendono i contratti a tempo indeterminato

Resta comunque il fatto che a luglio la tendenza si è fermata, l’occupazione è calata e la disoccupazione è aumentata. Resta da vedere se la crescita riprenderà nei mesi successivi. Di recente, l’Inps ha analizzato in un rapporto l’andamento delle assunzioni quest’anno, mettendo in evidenza che ci sono state meno assunzioni a tempo indeterminato. Nel secondo trimestre del 2023 (aprile-giugno) è già stato certificato che il Pil dell’Italia ha avuto un calo inatteso. Le prossime stime sull’occupazione e sull’andamento dell’economia saranno importanti per capire come si concluderà l’anno.

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