Iscrizioni a scuola. Molti studenti sono in overbooking

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Le scuole di Varese sono in “overbooking”: ben trecentodiciassette quattordicenni non hanno visto accolta la loro domanda di iscrizione alla scuola superiore. Lo scorso anno, nella stessa situazione, si erano trovati altri 500 studenti.

I ragazzi saranno costretti a orientarsi su scelte differenti e a rinunciare alle loro ambizioni perché sono ‘in esubero’.

La colpa non è soltanto della capienza delle aule – una problematica che resta comunque molto significativa- ma anche dell’impossibilità di creare classi con un numero di studenti inferiore a 23 o 27 alunni.
Per alcuni, la scelta è particolarmente difficile: è il caso degli studenti che avrebbero voluto frequentare l’alberghiero.

Nella provincia, ci sono solo due istituti professionali statali ed entrambi sono affollatissimi.

Sono ben 129 i ragazzi che non sono stati accettati.

Situazione molto simile all’Ite Tosi di Busto, dove 54 ragazzi del percorso finanza e marketing e 12 di quello turistico sono rimasti fuori.
Gli studenti che non potranno frequentare il liceo Manzoni di Varese, invece, sono ‘soltanto’ 50.

Il liceo Crespi di Busto ha 19 studenti in ‘esubero’ per scienze umane e 13 per l’indirizzo linguistico, mentre al Curie di Tredate sono rimasti tagliati fuori soltanto 8 iscritti.
All’artistico di Candiani di Busto, 15 studenti, stessa situazione per una decina di giovani al Frattini di Varese, per 22 aspiranti cuochi del corso triennale del Falcone, nonché per 6 giovani iscritti al corso di grafica e per 2 iscritti all’indirizzo fotografico.

Di contro, si ha una situazione paradossale: rischiano di non partire i percorsi elettrico e meccanico operatore utensile perché si sono iscritti solo dieci alunni.

“La provincia ha fatto tutto quel che era in suo potere per organizzare gli spazi. Forse, però, dovremmo iniziare a riflettere non più su edifici di pertinenza delle scuole ma di aule a disposizione della collettività. Un sistema a fisarmonica, flessibile, che permetta di venire incontro alle reali aspirazioni dei ragazzi”, ha detto Claudio Merletti, dirigente dell’Ufficio scolastico.

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