“Siamo un’azienda solida, in espansione ininterrotta da 30 anni, mandateci i vostri curriculum, se qualcuno ha competenze o trascorsi validi nel settore delle medicine non convenzionali faremo la nostra parte e valuteremo seriamente per nuove assunzioni“.
L’invito a inviare il proprio profilo professionale parte da Alessandro Pizzoccaro, fondatore e presidente di Guna, azienda farmaceutica del settore delle medicine complementari e di origine biologica, ed è rivolto ai circa 500 ricercatori a rischio licenziamento da parte della GlaxoSmithKline di Verona-
L’azienda Guna ha tenuto una riunione straordinaria del Cda proprio per discutere dei ricercatori della Glaxo.
“Vorrei lanciare un appello forte al governo ed al ministro della Salute – dice Pizzoccaro- da ormai 3 anni attendiamo invano che l’Italia applichi la nuova direttiva europea sui farmaci, che stabilisce le regole anche per il settore omeopatico. L’Italia rischia una procedura d’infrazione Ue per questo inaccettabile ritardo, e il nostro e’ l’unico paese in Europa che vanta ancora restrizioni assurde: non possiamo aprire nuove linee di prodotto e quindi anche le nostre assunzioni viaggiano al rallentatore. L’Agenzia del farmaco sblocchi finalmente questo dossier, anche nell’interesse di medici e pazienti, e noi – conclude – potremo finalmente assumere massicciamente nuove risorse: almeno 100 ex dipendenti Glaxo potrebbero trovare in Guna una nuova casa.
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