Insegnanti, Rossi Doria: “A settembre vincitori in servizio”. Incognita su un nuovo concorso

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“Entro giugno ultimeremo la correzione degli elaborati e procederemo agli orali, entro settembre il 50% dei vincitori di concorso entrerà in servizio, l’altro 50% degli insegnanti invece, arriverà dalla graduatorie”. A rassicurare gli insegnanti che in queste settimane si domandano quale sarà il loro destino, è il sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi Doria,  uno dei pochi riconfermati del Governo Letta, ieri ospite presso la nostra redazione.

Sulla possibilità che il prossimo anno vi sia un nuovo concorso, il sottosegretario afferma: “E’ difficile prevederlo perché occorre prima analizzare la situazione del Paese e delle singole regioni, essendo il concorso su scala regionale. Occorre capire dove servono più docenti, quali sia la situazione delle graduatorie nelle singole regioni, fare una distinzione per cattedre. Quello che è certo è che svuoteremo  le liste d’attesa ed immetteremo in ruolo forze nuove”. Dopotutto sia il ministro Carrozza, sia il sottosegretario sono convinti che la scuola italiana non subirà più tagli ma al contrario, sarà al centro delle priorità di questo Governo. “Fin quì c’è stata una riduzione di investimenti pari ad 8,4 miliardi di euro. Ora bisogna invertire la rotta”

Rispetto al referendum di Bologna che ieri ha visto schierarsi una parte della città contro i finanziamenti pubblici a favore delle scuole paritarie, Rossi Doria precisa: “Attenzione ad affrettare giudizi. Le scuole paritarie, in molte realtà del nostro Paese rispondono ad un servizio che la scuola statale non riesce sempre ad offrire. In più  i finanziamenti sono pari a circa 500 milioni  a fronte di circa un milione e mezzo di ragazzi che scelgono questo tipo di istituto. Poca cosa se paragonati ai 40 miliardi l’anno che il Governo investe per la scuola statale che invece accoglie 7, 5 milioni di studenti”.

 

 

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