La prima partita che il nuovo ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, si vuole giocare è l’occupazione. Rilanciare quella ormai persa e trovare una nuova strada per chi non ne conosce ancora il significato. E l’obiettivo fissato da Giovannini è a quota 100mila: cento mila nuovi giovani occupati. Si dovrebbe partire dalla sperimentazione di diverse misure quali la staffetta anziani-giovani, il rafforzamento del credito d’imposta per aumentarne il potere d’acquisto dei lavoratori a bassa retribuzione fino all’idea di poter garantire sgravi fiscali alle aziende che assumono giovani.
Al momento, però, a circolare sono solo delle slide che il ministro avrebbe illustrato durante il vertice informale del Governo. Tasto dolente invece resta il reperimento delle risorse. Come farà la nuova squadra governativa a garantire meno tasse per chi assume? Dove poter reperire i fondi? La soluzione potrebbe arrivare da un allargamento della “golden rule”, l’idea più volte rilanciata da Mario Monti di dividere dal calcolo del deficit i cosiddetti investimenti produttivi. Ma per questa partita bisognerà aspettare il prossimo Consiglio europeo.