Profumo inaugura l’anno accademico dell’Istituto Lamaro

L’Italia punta all’eccellenza. Inaugurato ieri il nuovo anno accademico del Collegio universitario “Lamaro Pozzani” di Roma, appartenente alla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro.

La cerimonia si è svolta nell’aula magna del collegio, alla presenza del presidente della Federazione Benito Benedini e del Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo.

Il Collegio è nato nel 1971 dalla sinergia dell’imprenditore Enrico Pozzani e del costruttore Antonio Lamaro, con l’obbiettivo di valorizzare l’eccellenza negli studi e i giovani talenti. Ogni anno ospita gratuitamente 70 ragazzi provenienti da ogni parte d’Italia, per tutta la durata del percorso accademico.

Il Collegio offre vitto, alloggio e 160 ore di formazione integrativa articolata in corsi supplementari, incontri serali con personalità della politica e della cultura e viaggi all’estero.  “Alla fine degli anni 60 nacque l’idea di promuovere un’iniziativa che desse a studenti particolarmente meritevoli –spiega il prof. Stefano Semplici, presidente del Comitato Internazionale di Bioetica UNESCO e direttore del Collegio- di vivere l’esperienza che fosse non soltanto un’esperienza di studio ma anche un’esperienza di vita, combinando gli elementi formativi che risultano da un confronto con programmi di studio molto impegnativi e severi e dalla gioia e dalle fatiche della convivenza.”

Gli studenti sono selezionati mediante prove pluridisciplinari e rigorose, a cui possono accedere solo se negli ultimi 4 anni di scuola superiore hanno ottenuto una media di minimo 8/10. Grande importanza all’interno dell’offerta formativa del Collegio rivestono i corsi di Lingue e Cultura per l’Impresa.

“Il corso di cultura per l’impresa corrisponde all’elemento connotativo di questa istituzione: questa istituzione ha un rapporto privilegiato con il mondo del lavoro essendo questo il collegio dei Cavalieri del lavoro –chiosa il prof. Semplici- e dunque privilegiamo quegli aspetti che hanno una più diretta attinenza con il mondo del lavoro e dell’impresa, inteso come fondamentale motore di sviluppo al servizio del paese e del bene comune.”

Direttore, cosa consiglia ai ragazzi che si affacciano sul mondo del lavoro? “Di non scoraggiarsi e guardarsi intorno con tanta curiosità. Io dico ai giovani: attrezzatevi ad intercettare le possibilità che vi si presenteranno e che possono essere tra le più diverse, non ve le potete nemmeno figurare.”

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