Lui l’aveva detto, ma nessuno l’ha ascoltato. Michelangelo De Maio, studente fuori sede all’Università di Bologna, aveva messo in guardia tutti: “Il fenomeno Grillo è destinato a cambiare l’Italia”.
Nel 2008, infatti, il giovane studente salernitano aveva presentato una tesi di laurea magistrale in “Scienze della comunicazione pubblica e sociale” dal titolo “Quando l’informazione è opinione”, basata proprio sull’analisi del successo del Movimento 5 stelle e dei suoi possibili scenari futuri. Nessuno, però, lo prese sul serio, anzi. Molti professori presenti in seduta di laurea lo attaccarono.
“Avevo dati, cifre e sviluppato numerose indagini che dimostravano come e perché i grillini rappresentavano a tutti gli effetti una forza politica destinata a crescere nel tempo – dichiara Michelangelo De Maio al Mattino– ma in sede di discussione della mia tesi molti professori criticarono fortemente le mie idee. Provai in seguito a segnalare il mio studio alle principali segreterie di partito italiane, ma nessuno mi prese sul serio”.
Certo, a distanza di 5 anni, Michelangelo si è preso le sue rivincite. “Ora a distanza di qualche anno vedo che tutto ciò che avevo ipotizzato si è realizzato, è una grande soddisfazione. E’ la prova che lo studio è fondamentale per ricostruire al meglio uno scenario e, se qualcuno mi avesse prestato attenzione, magari avrebbe potuto condurre in modo diverso la propria campagna elettorale e chissà oggi non ci troveremmo a rischio governabilità. Spero che la fiducia nei giovani e nella ricerca cresca in futuro”.
Un profeta? Forse. Tra le pagine della tesi, non a caso si legge: “Siamo solo agli albori del fenomeno Grillo ma il sito web tocca temi e argomenti capaci di catalizzare i bisogni degli italiani. Il blog di Beppe Grillo sta cambiando l’agenda setting, porta alla luce il disamore degli italiani verso la politica tradizionale. Grillo colma quest’assenza”.