“Il prossimo ministro dell’Istruzione? Dovrà eliminare le teorie gender dalla scuola”

La vittoria di Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni alle elezioni di domenica scorsa spinge le forze conservatrici a chiedere un’inversione di rotta sul tema dei diritti e dell’uguaglianza sessuale a scuola. L’associazione Pro Vita chiede che il nuovo inquilino di Viale Trastevere sia contrario “a qualsiasi colonizzazione ideologica gender e Lgbtqia+”.

Il nuovo ministro dell’Istruzione? Dovrà “eliminare” dalle scuole le teorie gender. La vittoria di Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni alle elezioni di domenica scorsa ripropone all’interno del mondo della scuola uno dei cavalli di battaglia delle forze di destra, ovvero l’ostilità verso la cosiddetta “dottrina gender”.

“Una delle prime decisioni che ci aspettiamo dal centrodestra sarà quella di indicare come nuovo ministro una figura apertamente schierata per difendere la libertà educativa dei genitori e contrario a qualsiasi colonizzazione ideologica gender e Lgbtqia+ nelle scuole italiane. Lo chiede la maggioranza degli italiani, come dimostrano il sondaggio che abbiamo presentato pochi giorni fa e la nostra ultima petizione, che in poche ore ha già raccolto 24.000 firme” è l’attacco di Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia.

“Il 79% degli italiani – aggiunge Coghe, citando il sondaggio condotto da Noto – vuole che siano i genitori a scegliere come educare i figli su temi inerenti sessualità e affettività e l‘81% ritiene che la scuola debba preventivamente informare la famiglia su eventuali attività in merito. Le elezioni di domenica, in più, hanno apertamente sconfessato e bocciato tutti i partiti (Pd, Movimento 5 Stelle, Sinistra) che negli ultimi anni hanno portato avanti l’agenda radicale e Lgbt, comprensiva di istanze ideologiche e dannose come il Ddl Zan sull’omotransfobia, il matrimonio egualitario, il suicidio assistito, l’utero in affitto e, appunto, il gender a scuola. Adesso – conclude Coghe – il centrodestra ha una enorme responsabilità: rimettere al centro della politica i valori e tutelare la Vita, la Famiglia e la Libertà Educativa di milioni di famiglie italiane. Su questo valuteremo la coerenza e l’affidabilità della nuova maggioranza”.

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