Il ministro Carrozza tuona al meeting di Rimini: “E’ emegenza giovani. Non possiamo sprecari così i nostri talenti”

emergenza giovani

“Altro che emergenza uomo, io parlerei di emergenza giovani. Stiamo sprecando talenti, siamo di fronte a un’emergenza nazionale”. Applausi per il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza, intervenuta ieri al meeting di Rimini 2013. Tante le tematiche affrontate durante il suo discorso, a partire dalla scuola, dove ci sono diverse novità.

“Vivo lavorando per la scuola e confrontandomi con le persone e pensando ai provvedimenti. La scuola è un po’ fatta di questo compromesso: quello di rispondere all’emergenza immediata, in vista della partenza del nuovo anno scolastico – ad esempio -, ma deve porsi anche degli obiettivi a lungo termine. Penso che tutti, a partire dal mondo della politica fino al mondo degli intellettuali in generale debbano porsi il problema del sistema di istruzione in generale. E per sistema di istruzione intendo non solo la scuola, ma anche l’Università, cioè tutto il percorso attraverso il quale lo studente cerca di disegnarsi il suo futuro e le scelte che farà nella vita. La scuola deve preparare i nuovi cittadini di oggi, deve fare capire loro che l’Italia non è più al centro della carta geografica.

Quando penso agli insegnanti mi viene da dire che stiamo vivendo in un epoca in cui – purtroppo – abbiamo sviluppato l’elogio della precarietà. Abbiamo creato una specie di mito, una nuova virtù, cioè quella di non essere stabili nel tempo con un posto fisso, riducendo così anche i costi per lo stato. Dobbiamo rimanere sempre a disposizione per essere spostato o mandato via. Il risultato di queste politiche ha portato il mondo della scuola a reggersi in piedi con quello che viene definito organico di fatto, e non organico di diritto. In altre occasioni, poi, la scuola è stata usata come salvadanaio per pagare le armi con la spesa pubblica.

Su questo punto sitamo facendo un piano che distribuiremo a tutti i ministri, e renderemo pubblico a settembre, in cui si cerca di intervenire su quei 70 mila insegnanti che ogni anno devono sperare di essere riconfermati perchè lo stato non vuole stabilizzarli.

Bisogna capire prima di tutto di quanti insegnanti abbiamo bisogno, e poi come distribuirli a livello geografico. Gli insegnanti stanno diventando sempre più importanti, si guardi il loro ruolo nelle tematiche di integrazione, in casi delicati come il bullismo o i giovani e i social.

Io vedo l’insegnante come una persona che tutti i giorni si confronta con la società, come terminale dell’educazione, come elemento di coesione territoriale. In questo momento la scuola è rimasta una delle pochissime istituzioni diffusa sul territorio italiano che contribuisce alla coesione territoriale. Ci sentiamo cittadini italiani perché abbiamo studiato sugli stessi libri, sugli stessi banchi, perché abbiamo visto le stesse carte geografiche, perché abbiamo avuto gli stessi programmi.

Ma è quando si parla di giovani che il ministro si infervora. “Nel momento in cui un giovane su due in Italia si alza la mattina e non sa cosa fare – lo devo dire – stiamo letteralmente sprecando talenti, li stiamo dissipando. Questo per un governo, per un ministro, è una questione che non mi fa dormire la notte, è un problema nazionale. Dobbiamo assolutamente trovare una via d’uscita per non sprecare i nostri talenti! (applausi ndr). Dobbiamo capire qual è il loro ruolo nella società. Io vedo un’emergenza giovani. L’Italia non è più un paese giovane! Vorrei che fossero i giovani, i trentenni, a prendere per mano questo paese e a riportarlo fuori dalla crisi.

GUARDA L’INTERVENTO DEL MINISTRO CARROZZA

Raffaele Nappi

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