Tappa a Palazzo San Giacomo, sede del comune di Napoli, per il neo ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, in visita nel capoluogo partenopeo nell’ambito di un tour che la portera’ in diverse citta’ italiane. Quella di Napoli e’ stata la prima uscita ufficiale del ministro, da una settimana alla guida del ministero dell’Istruzione e della Ricerca Scientifica. Eventi come il Forum delle Culture, e le problematiche legate all’edilizia scolastica, sono stati tra gli argomenti al centro del colloquio avuto con il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. ”Abbiamo parlato degli eventi e dei programmi che il Comune di Napoli sta mettendo in atto – ha detto il ministro alla fine dell’incontro – del Forum e degli eventi in programma fino al prossimo anno. Abbiamo parlato di programmi scolastici e della valorizzazione dei fondi europei per intervenire nel campo della scuola e della cultura e anche dei rapporti con l’universita’ e delle esperienze che ci sono state sul territorio di collaborazione. Abbiamo stabilito un rapporto che speriamo prosegua durante il mandato tra ministero e Comune di Napoli”.
”Sappiamo bene la situazione che stanno vivendo le scuole – ha proseguito – anche la fatica degli enti locali per cercare di sostenere gli interventi della scuola. Ne siamo perfettamente consapevoli e dobbiamo lavorare per trovare le risorse per venire incontro a queste esigenze. Dall’edilizia scolastica al tempo pieno, sono problemi noti che ci sono in varie aree e comuni, in Italia e nel Sud. Lavoreremo insieme per sfruttare i fondi europei e per trovare risorse per sostenere queste iniziative a partire dall’edilizia scolastica”. ”La visita del ministro e del sottosegretario Rossi Doria e’ un bel segnale che ho molto apprezzato – ha sottolineato il sindaco De Magistris -.
A loro ho rappresentato che la scuola qui e’ un grande punto di riferimento per i nostri quartieri e un presidio di democrazia, e poi ho rappresentato che la nostra e’ un’amministrazione che vuole fare, che non sta a chiedere quando viene un governo. E poi vogliamo instaurare un bel rapporto proficuo tra istituzioni per chiedere le cose che un comune come Napoli e’ giusto che chieda al governo su edilizia scolastica e programmazione. Ho apprezzato molto – ha concluso il sindaco – i modi e i contenuti di questa visita”.
MOMENTI DI TENSIONE QUESTA MATTINA
Una rissa e’ scoppiata all’esterno della prefettura di Napoli tra i manifestanti dei Consorzi di bacino e gli studenti universitari. I due gruppi, che stavano manifestando per ragioni diverse davanti al palazzo di Governo in piazza Plebiscito, sono venuti alle mani. E’ intervenuta la polizia che era a protezione della prefettura dove e’ atteso l’arrivo del ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza. Durante la carica della polizia e’ stato lanciato dai manifestanti anche un fumogeno.
LA VISITA DEL MINISTRO
”Ho fatto la scelta di cominciare un viaggio del mondo della scuola partendo da un quartiere difficile di Napoli, con insegnanti in prima linea che nonostante le difficolta’ lavorano con entusiasmo”. Cosi’ il ministro dell’Istruzione e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza, oggi a Napoli.
A chi le ha chiesto delle differenze tra le scuole del Nord e quelle del Sud ha risposto: ”Mi hanno fatto notare che nelle valutazioni va tenuta presente la base di partenza. Chiaramente, se i bambini fanno meno ore progrediranno di meno. La coesione territoriale e’ anche questo, tenere insieme territori piu’ avvantaggiati e altri meno”. Il ministro ha sottolineato, ”il senso di appartenenza – ha detto – che va preso a modello e se ci riusciremo, troveremo anche le risorse per sostenere le iniziative che, anche con i fondi europei, si svolgono al pomeriggio e che servono molto a fare coesione e impiegare il tempo in progetti di arte”.
Il neoministro, accompagnato dal sottosegretario Marco Rossi Doria, fara’ ora tappa alla Citta’ della Scienza e poi incontrera” i rettori delle universita’ campane. ”Oggi – ha concluso – faro’ un viaggio attraverso tutto il sistema di istruzione di una citta’ del sud che ha dato tanto alla cultura e alla scienza italiana ed e’ giusto che continui a dare”