Il governo abbassa il tiro sull’università. È solo un primo segnale, ma intanto il secondo round della riforma Gelmini si farà per disegno di legge e non per decreto. Un’apertura al dialogo accolta favorevolmente dall’opposizione e dal mondo universitario.
Inoltre, stando a quanto riportato dal quotidiano la Repubblica, i tempi dovrebbero essere più lunghi del previsto: la seconda parte della riforma non sarà pronta entro questa settimana come aveva annunciato inizialmente il ministro Mariastella Gelmini. E sia la Lega che An hanno invitato il governo ad una pausa di riflessione. Roberto Calderoli, ministro della Semplificazione, oggi in un’intervista propone addirittura di chiamare il leader del pd Walter Veltroni per parlare di università, “perché certe riforme si fanno uniti”.
Intanto l’Onda degli studenti non si ferma. Ieri sera al Circo Massimo 200 studenti della Sapienza si sono riuniti con candele e fiaccole e hanno messo insieme la scritta luminosa “No 133”. E nel weekend è stato hakerato il sito del Ministero dell’Economia, oscurato con la frase: Se ci toccate il futuro, noi blocchiamo i vostri siti. Non ci fermerete”.
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