Ieri in Grecia per partecipare al referendum, domani a scuola per l'orale della maturità: la storia di due studenti italiani

Grecia – Ieri ad Atene per gridare il loro “No” insieme al popolo greco, domani sui banchi di scuola per l’ultima prova dell’esame di maturità: due giovanissimi studenti romani stanno facendo parlare di loro per la scelta di partecipare al referendum lanciato dal Governo Tsipras nonostante fossero impegnati nell’esame di fine anno.
“Qui si fa la storia. Il referendum di oggi è un evento unico, come il G8 di Genova nel 2001 o la caduta del muro di Berlino nel 1989. Non potevamo mancare –  ha dichiarato all’Ansa Tommaso Sasso, 19 anni, studente del liceo Virgilio di Roma –  Rientriamo lunedì perché martedì mattina ho gli orali”.
Ad accompagnarlo nella sua avventura, Matteo, studente della facoltà di filosofia della Sapienza.  “Volevamo esserci. Questa è la prima vera occasione in cui viene messo in discussione l’attuale sistema economico e politico attuale. E’ una risposta all’inefficienza della sinistra rappresentata in Europa da Hollande, Schulz e Renzi”.
“Questo di Atene è un grande momento. Quello della sinistra greca è il primo tentativo di prospettare una società diversa, un modello innovativo. Il primo degli ultimi 30 anni”, spiega ancora Matteo al ritorno in Italia.
 
Due momenti determinanti, uno per la vita di uno studente, l’altro per il futuro dell’Europa: Tommaso e Matteo hanno voluto esserci a tutti i costi, con coraggio e dedizione ai propri ideali.

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