Gli studenti lanciano la campagna: "Mi laureo dove voglio"

 

L’emendamento Meloni al Ddl di Riforma della Pubblica Amministrazione approvato dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera prevede il superamento del voto di laurea come requisito minimo per l’accesso ai concorsi. L’emendamento inserisce altri due parametri: voto medio per classi omogenee e ateneo che ha rilasciato il titolo di studio.

Già ieri si era verificata la presa di distanze delle stesso Meloni, che ha dichiarato che l’emendamento così come formulato non coincide con quello da lui presentato che invece non prevedeva questi due parametri. Oggi arrivano le dichiarazioni del Ministro Madia la quale assicura che il 13 luglio l’emendamento sarà ritirato durante la discussione in aula.

“ A noi le dichiarazioni non bastano – afferma al Corriere dell’Università Alberto Campailla, portavoce di LINK – Coordinamento Universitario – per questo lanciamo una raccolta firme per promuovere il ritiro di questo vergognoso emendamento che di fatto sancisce che i corsi di laurea non hanno lo stesso valore e, sulla base di valutazioni molto criticabili delle università, rende più difficile l’accesso ai concorsi per gli studenti di determinati atenei. “

“Continueremo a mobilitarci – conclude Campailla – fino a che non avremo la certezza di essere riusciti a fermare questo ennesimo atto classista del Governo che, se non bloccato in tempo, porterà alla gettizzazione di migliaia di studenti e alla chiusura di molti atenei.”

Qui la raccolta firme degli studenti

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