“Salire sui banchi per chi trascorre un’infinità di ore della propria vita a dovercisi nascondere dietro è già di per sé un gesto profondamente significativo. Gli studenti, grandi assenti de La Buona Scuola di Renzi, vogliono riprendersi il loro protagonismo” –dichiara Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell’UdS – “Saliamo sui banchi perché da anni assistiamo a una drastica diminuzione degli investimenti pubblici sull’istruzione, che insieme al welfare riteniamo essere la via d’uscita da un futuro di precarietà e subalternità che ci viene imposto”.
“Saliremo sui banchi di tutte le scuole perché il 10 ottobre siamo pronti a riempire le piazza del Paese per un’istruzione gratuita, pubblica e di qualità, per il reddito di formazione, per il welfare, per gli spazi sociali, per un altro modello di didattica e valutazione; per dire no alla scuola-impresa, alla scuola della competizione Renzi-Giannini, al conferimento di nuovi poteri ai presidi, all’ingresso dei privati nelle nostre scuole, per dire basta alla precarietà” – conclude l’UdS .