Gli Stati Generali di Giuseppe Conte: cosa sono e chi ci sarà

l Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha lanciato l’idea degli Stati Generali dell’economia, un’occasione di confronto e dialogo con le parti sociali – sindacati, Confindustria, Confcommercio, Confagricoltura e Pmi – , soggetti economici e rappresentanti politici per discutere su provvedimenti e misure da adottare per uscire dalla crisi causata dalla pandemia da coronavirus. Una proposta che ha scatenato più di qualche perplessità, soprattutto nell’opposizione. L’appuntamento partirà venerdì a Villa Doria Pamphili a Roma con gli incontri proprio con le opposizioni. Sabato sarà dedicato agli incontri con organismi internazionali e poi si continuerà da lunedì 15. Dovrebbero durare tutta la prossima settimana fino al prossimi sabato.

L’idea degli Stati Generali nasce in Francia nel XIV secolo. Erano formati dall’assemblea generale dei rappresentanti di clero, nobiltà e “terzo Stato”, la borghesia. Il primo a convocarli il re Filippo il Bello il 10 aprile 1302 nella chiesa di Notre-Dame a Parigi. Alcuni rappresentanti venivano eletti prima a livello locale – dove si riunivano e stilavano i cosiddetti cahiers de doléance, nei quali raccoglievano lamentele e voti – e poi questi ultimi eleggevano i deputati all’Assemblea Generale. Alla convocazione degli Stati Generali ciascun ordine si riuniva separatamente e redigeva un proprio cahier. Un solo rappresentante parlava all’assemblea seguendo l’ordine clero, nobiltà e borghesia.

In preparazione degli Stati Generali in programma a partire da venerdì 12 giugno, il premier Giuseppe Conte starebbe conducendo dei colloqui con i ministri del suo esecutivo. L’obiettivo è quello di arrivare all’appuntamento del 18 giugno, quando si deciderà sul Recovery Fund, con delle proposte precise.

Venerdì saranno ospitate le opposizioni. Sia il leader della Lega Matteo Salvini che quella di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni hanno mosso delle perplessità sull’appuntamento. “Non so ancora nulla, non so dove, come, quando e perché, poi vado, per carità”, aveva affermato Salvini alla stampa. Ancora più critica Meloni: “Non ho capito bene che cosa siano. Mi pare che ci sia enorme confusione. Se devo andare a fare una bella serata, non ci vado da parlamentare della Repubblica… Se devo andarci come parlamentare della Repubblica, gli Stati Generali a casa mia si fanno nel Parlamento della Repubblica …”. Di avviso diverso Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia: “Sono sicuro che si debba andare. Decideremo una linea comune e dovremo partecipare ad un appuntamento che, pur tardivamente, va nella strada che abbiamo indicato. Speriamo che stavolta l’ascolto non sia soltanto un atto formale”.

Sabato sarà il turno degli incontri internazionali. Ci sarà sicuramente il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli, forse la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Grande assente l’ex presidente della Bce Mario Draghi. Da lunedì gli incontri saranno dedicati alle parti sociali. La dieci giorni di incontri e confronti è stata voluta fortemente dal premier e ha trovato resistenze anche nella maggioranza oltre alle critiche sollevate dalle opposizioni. 

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