Per molti neolaureati lo stage rappresenta la prima “tappa” nel cammino professionale. E spesso porta a un’assunzione in azienda. Lo si evince dall’ultima indagine targata G.I.D.P./H.R.D.A., Associazione Direttori Risorse Umane, focalizzata sulle modalità contrattuali con cui i neolaureati hanno accesso alle realtà aziendali. Il questionario “Indagine Stage 2008” è stato sottoposto a un campione mirato di 129 direttori del personale di medio-grandi Società, in rappresentanza delle più prestigiose realtà imprenditoriali italiane, chiamati a descrivere le modalità con cui le Aziende, oggi, si relazionano ai neolaureati.
Ne emerge che stage e tirocini sono le modalità che quasi la metà delle società privilegia per inserire i giovani dottori al proprio interno, con una percentuale pari al 44,3% per quanto riguarda i neolaureati triennali e al 40,5% per i neolaureati specialistici o del vecchio ordinamento.
A chi ha conseguito la cosiddetta “laurea breve” vengono anche proposti contratti a tempo determinato (20,2%), seguiti da contratti d’inserimento (8,9%) e a tempo indeterminato (8,4%); le agenzie per il lavoro, con contratti temporanei, vengono coinvolte nel 7,9% dei casi, mentre l’apprendistato professionalizzante interessa il 6,9% dei neolaureati triennali; il Co.Co.Pro. viene invece proposto al restante 3,5% dei neo-dottori.
Simili sono le modalità con cui i neolaureati specialistici o di vecchio ordinamento muovono i primi passi nelle aziende: anche in questo caso, stage e tirocini sono seguiti da contratti a tempo determinato (21,4%), d’inserimento (11,7%) e a tempo indeterminato (10,8%); l’apprendistato professionalizzante, con il 6,3% delle preferenze, supera le agenzie per il lavoro, che sono chiamate a sottoscrivere contratti temporanei nel 5,9% dei casi. I Co.Co.Pro rappresentano anche in questo caso il “fanalino di coda”, con il 3,2% delle risposte.
Gli stage proposti sono, nella maggioranza dei casi, della durata di 6 mesi (69%); l’8,5% dei neodottori trascorre un intero anno in azienda con un contratto di stage, mentre il 7,8% di loro collabora in qualità di stagista per soli 3 mesi e il 5,4% per 9.
Lo stage è spesso la prima tappa del percorso professionale del neolaureato: solo il 12,4% dei Dirigenti rivela che, nelle proprie società, viene stipulato un contratto vero e proprio a prescindere da una preventiva esperienza di stage, mentre l’86,8% delle aziende campionate propone sempre la forma contrattuale dello stage prima di procedere ad un’assunzione.
7 stagisti su 10, infatti, vengono riconfermati nel proprio ruolo al termine del tirocinio formativo nel 28% dei casi; i dati, complessivamente considerati, rivelano che circa un neolaureato su due, una volta conclusa l’esperienza di stage, viene inserito nell’organico aziendale.
Related Posts
Spazio, il sogno di studiare le stelle. L’intervista all’astrofisica Sara Buson
Sara Buson è un'astrofisica e ricercatrice, premiata quale miglior ricercatrice negli Usa con il premio ISSNAF.
9 Agosto 2022
Sostenibilità urbana, l’intervista all’architetto Mario Cucinella
Architetto e designer di fama internazionale alla guida dello Studio MCA - Mario Cucinella Architects, studio specializzato nella progettazione architettonica che integra strategie ambientali ed energetiche e fondatore di SOS - School of Sustainability, un master per la formazione di nuove figure professionali nel campo della progettazione sostenibile
8 Agosto 2022
Incendiata auto Rettore università di Reggio Calabria
L'automobile, che prima di essere incendiata sarebbe stata cosparsa, presumibilmente, con liquido infiammabile, è rimasta distrutta.
4 Agosto 2022
Ritorno in classe a settembre senza mascherine? Governo verso il via libera
Non si prevede il rinnovo del protocollo di sicurezza anti Covid per le scuole. Intanto la Regione Marche investe 1.8 milioni di euro per la ventilazione meccanica.
3 Agosto 2022