Giannini: "Agli insegnanti italiani darei un 7,5. Devono avere più coraggio"

“Noi abbiamo dato gli strumenti, abbiamo iniziato un percorso; ora gli insegnanti devono avere il coraggio di fare la loro scuola”. Così il ministro dell’istruzione Stefania Giannini ha concluso una breve intervista rilasciata alla trasmissione Rai Uno Mattina.
In primo luogo, il tema dell’autonomia scolastica: “L’autonomia è la grande scommessa di questa riforma e della scuola italiana – ha affermato il ministro – Ogni scuola ha lo stesso obiettivo, ma non tutte le scuole operano nelle stesse condizioni. Quello che dobbiamo fare è dare a tutte le scuole le stesse condizioni. Per farlo si danno insegnanti, risorse (ovvero soldi), etc. Le scuole avranno la possibilità di adattare l’insegnamento al contesto in cui si trovano”.
Poi la questione della mobilità degli insegnanti e quella, molto discussa, della possibilità di scelta diretta del dirigente scolastico: “Nessun insegnante sarà costretto a cambiare la propria scuola o a una mobilità forzata – ha spiegato Stefania Giannini – Cerchiamo di incrociare le preferenze indicate dai docenti con i bisogni  indicati dalla scuola, nate non dal preside ma dal piano educativo della scuola. Ad esempio se in una scuola voglio fare più inglese cerco insegnanti di inglese e non di matematica… Fino ad ora ci sono state graduatorie, basate sull’accumulazione di punteggi, che meccanicamente mandavano gli insegnanti nelle scuole, questo non è un incrocio positivo tra la domanda e l’offerta”.
Altro tema caldo, quello delle detrazioni per chi iscrive i propri figli alle scuole paritarie: “In Italia non esistono scuole private, ma c’è un sistema di scuole statali e non statali, o paritarie come si dice. Le scuole paritarie si concentrano soprattutto nella scuola dell’infanzia e in quella primaria – continua il ministro – Cominciamo con una cifra modestissima. Riconosciamo la libertà di scelta educativa. In alcune regioni. In alcune regioni è una necessità; regioni come il Veneto hanno il 62% delle scuole dell’infanzia e primarie coperte dalle paritarie. Allora è giusto o no che venga riconosciuto a questi genitori il diritto o la possibilità di andare in una scuola paritaria? Io credo di sì, in tutta Europa è così”.
A proposito degl’investimenti privati, un’insegnante si chiede se esista rischio che si creino scuole di serie a o di serie b in base al territorio su cui sono ubicate? O se verrà istituito un ente che controlli i finanziamenti a queste scuole?
“Le disuguaglianze esistono. Noi vogliamo mitigarle – ha affermato Stefania Giannini – Questa riforma chiama i cittadini a riconoscere il valore fondamentale della scuola come centro della comunità. Fondi per compensare queste disuguaglianze noi li abbiamo già: le scuole del Sud sulla base dei fondi strutturali europei hanno 3 miliardi e mezzo in più nei prossimi tre anni rispetto al resto del sistema”.
Alla domanda del conduttore che chiedeva di assegnare un voto alla classe dirigente del nostro paese il ministro ha risposto: “Darei un 7,5. Le criticità da superare? Serve più coraggio. Noi l’abbiamo avuto perché abbiamo toccato qualche tabù, abbiamo iniziato un percorso. Il coraggio che chiedo agli insegnanti, dato che l’autonomia vuol dire dare nelle loro mani gli strumenti per fare la loro scuola, e di avere il coraggio di farla.
Infine le assunzioni; da qui a settembre quanti saranno gli assunti? “Poco meno di 50 mila – ha spiegato il ministro – il rimpiazzo dei pensionamenti e la copertura di cattedre che fino a ieri venivano assegnate con le famose supllenze delle telefonate all’ultimo momento a settembre, questo significa dare stabilità. Gli altri, noi pensiamo nei successivi 2 mesi. A novembre le scuole avranno i 50 mila insegnanti in più”.
 

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  1. Gent Ministro Giannini,io mi autovaluto e mi do’ un bel 10.Il motivo? Perche’ amo il mio ” lavoro” a tal punto che dopo ogni seduta di chemioterapia sono andata in classe,svolgendo regolarmente la mia lezione…Credo di aver fatto risparmiare molto alla mia direzione didattica! Non ho chiesto neppure la 104!!! Con soddisfazione mia,degli alunni della classe quinta e dei genitori,abbiamo concluso felicemente l’ anno scolastico.Non ci dica,per favore,che non abbiamo coraggio…Ed io non sono l’ unica…Distinti saluti dalla provincia di Perugia che lei conosce molto bene!!!

  2. Che vuol dire 7,5? Secondo che scala di valori? Secondo quali criteri? Non mi dica che con la buona scuola si possono sommare patate, zucchine, mele e pere! Ci vogliono i criteriiiiii! trasparentiiiii! Come le graduatorie, che avevano criteri trasparenti anche se severi. Il resto poteva essere crescita verso le sempre nuove esigenze formative. Nulla di piu. Siamo versatili, impegnati, docenti, discenti, psicologi, pedagoghi, mamme, papà, burocrati su sedie di legno e senza aria condizionata. Sottopagati, in trasferta, senza mai l’orologio alla mano e sempre più anziani con scarti generazionali con gli alunni che fanno ridere. Altro? Se vuole iniziamo a fare i caffè. Oppure i ministri, tanto per esserlo non bisogna saperne per forza di un settore. Perciò, a voi zero spaccato! Abbiate coraggio: aggiustate il tiro sennò perderete il voto di mezza Italia (se non di più).

  3. carissima Ministro Giannini,io mi do’ un bel 10 e sa perchè …. amo il mio lavoro e riesco nel tempo ad essere sempre amata dai miei ex-alunni; insegno da 38 anni. Mi creda,lei invece non sa proprio cosa significa scuola per ciò che dice e scrive, per le varie problematiche che ogni giorno si risolvono a scuola, io le augurerei di fare un bel mese a scuola e potrebbe sicuramente cominciare a capirne qualcosa e poter essere realista e concreta.Se ci riesce, Guardi l’Europa sia per le scuole paritarie sia per gli stipendi degli insegnanti, e se cerca persone coraggiose, intraprendenti con pochi strumenti , siamo proprio noi gli insegnanti che facendo “miracoli” riusciamo a fare cultura.Le disuguaglianze esistono e voi del governo non volete mitigarle, ma aumentarne il distacco .

  4. Come al solito è la solita riforma che farà uscire più ciuchi dalle scuole.Purtroppo il Renzi ed i suoi seguaci (bisognrebbe chiamarli in altro modo…) non hanno capito un bel nulla della scuola e la loro presunta riforma servirà solo a formare nuovi ingnoranti in Italia.I risultati delleprecednti riforme si sono già viste…la maggior parte di quelli che si laureano con 110/lode non capisce una mazza di nulla e dovrebbe ricominicare dalla prima elementare.

  5. io mi darei 10 un anno che faccio terapia chemioterapica di venerdì e il lunedì sono al lavoro con il sorriso perchè amo il mio lavoro e spendo sempre di tasca mia per i giochi ai miei bimbi o la guida aggiornata o altro che possa servire tutto con il mio stipendio ma di che coraggio vuole parlare ancora? cominciate a sistemare gli stipendi e gli insegnanti che sono in graduatoria da una vita e poi parliamo…

  6. Quello che mi fa più incazzare è che “tu” e Renzi state rovinando l’Italia grazie anche al mio voto…..io credo che sia ora di andare a casa perchè non rappresentate più il pd e neanche gli italiani

  7. TUTTI I COMMENTI HANNO DELLE GIUSTE RIMOSTRANZE, HANNO BEN DELINEATO IL PROBLEMA, QUELLO CHE INDIGNA ANCHE ME E’ IL VOTO CHE LA MINISTRA SI PERMETTE DI DARCI. FORSE LEI PENSA CHE LE CLASSI DELLE NOSTRE SCUOLE SONO COME QUELLE DELL’UNIVERSITA’? COME MOTIVA LEI I SUOI ALUNNI?QUALI STRATEGIE USA PER FAR SI’ CHE TUTTI APPRENDANO? INDIVIDUALIZZA I CONTENUTI DA PROPORRE AI DIVERSI ALUNNI CHE SI TROVA DI FRONTE E PERSONALIZZA I PERCORSI?nOI CHE ABBIAMO FREQUENTATO L’UNIVERSITA’ SAPPIAMO LO SFORZO CHE FA UN PROF.: ALZARSI LA MATTINA PER VENIRE A FARE LEZIONE E PARLARE, E’ TUTTO NON FA PROGETTAZIONE PER IL PROGRAMMA CHE INTENDE PROPORRE, NON RIMODULA NULLA, NON FA RELAZIONI ANNUALI SUGLI ESITI, NON FA CONSIGLI DI CLASSE E…NON FA TANTE ALTRE COSE, MA DI CHE VUOLE PARLARE ! NON NE E’ ALL’ALTEZZA!

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