Frassinetti: “La scuola non diventi un’azienda. Studenti non si ammalino di produttivismo”

Il sottosegretario all’Istruzione e al Merito: “Tutti parlano di potenziamento della matematica ma anche il latino svolge la stessa funzione e va rilanciato”

“Gli studenti vanno a scuola per apprendere, per imparare a gestire le loro emozioni, certo devono anche prepararsi ad un futuro che richiede una preparazione e delle competenze adeguate, ma non devono ammalarsi di produttivismo: la scuola non diventi un’azienda”, lo ha affermato Paola Frassinetti, sottosegretario all’Istruzione e al Merito, durante l’intervento alla presentazione della versione italiana del Rapporto della Commissione sui Futuri dell’Educazione dell’UNESCO, presso la Sala del Refettorio della Camera dei Deputati.

“Condivido l’analisi del rapporto Unesco – ha sottolineato il sottosegretario -. L’aumento delle disuguaglianze sociali ed economiche sono problematiche chiave che stiamo affrontando. Ritengo che la scuola è l’unico vero ascensore sociale che dà la possibilità di superare i divari e affermarsi nel mondo del lavoro. Tutti parlano di potenziamento della matematica ma io credo che anche il latino svolga la stessa funzione, allenando i meccanismi mentali, aggiungendo anche un po’ di soddisfazione perché tradurre una versione significa anche conoscere informazioni storiche. Questo divario c’è soprattutto nelle donne perché pare che le facoltà scientifiche siano scelte soprattutto dagli studenti maschi”.

“Sulla digitalizzazione questo ministero sta lavorando sulla trasformazione delle aule connesse con metodi innovativi. Ricordiamo però quando anche qui la formazione dei docenti sia importante. Noi stiamo andando verso l’epoca dell’Intelligenza Artificiale, ma non dobbiamo far dimenticare ai nostri ragazzi che è la mente che deve gestire i processi e che l’IA non potrà mai sostituire il nostro cervello. L’investimento è ari a 8 milioni di euro del Pnrr per la didattica digitale integrata e la formazione professionale”.

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