Il docente di filosofia dell’Università di Torino, al centro del caso di presente molestie verbali, ha depositato una querela per calunnia nei confronti delle studentesse che lo avevano accusato. “Sono stato esposto a una gogna, mentre le responsabilità singole dovrebbero venir valutate alla luce dei riscontri oggettivi – ha detto il professore al quotidiano La Stampa – Alle studentesse che si sono sentite urtate dalle mie parole rivolgo le mie più sincere scuse. Non c’è mai stato alcun invito a cena alle allieve, proposta di incontro a due o altro. Tutte le volte che ci siamo visti è stato in pubblico e alla presenza di testimoni”.
Il caso del docente di filosofia, che nel frattempo è stato sospeso dall’università per un mese, risale a settembre del 2023 quando erano cominciate ad arrivare in ateneo alcune segnalazioni di studentesse e dottorande che denunciavano delle violenze verbali. A quel punto sono scattati gli accertamenti da parte dell’ateneo piemontese che ha poi deciso per la sospensione del prof dall’insegnamento che scatterà per un mese a partire dal prossimo 1° marzo.
Secondo quanto riferito dalle ragazze si sarebbe trattato di frasi inopportune, sguardi lascivi durante un esame, una gamba sfiorata durante una cena, raccolti in un esposto però mai formalizzati in una denuncia penale. “Tutelerò la mia buona reputazione in ogni sede, contro questa assurda caccia alle streghe. Accuse sommarie e ingiuste che mi hanno profondamente amareggiato” ha detto il docente.
Il suo caso si somma a quello dell’ex direttore della scuola di specializzazione di Medicina legale sempre dell’ateneo di Torino, accusato di violenza sessuale nei confronti di cinque specializzande.
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