Le stime per l’affluenza di queste politiche 2018 sembra poter raggiungere e forse superare la soglia del 70% una quota decisamente considerevole in rapporto al disamoramento nei confronti della politiche degli ultimi anni, soprattutto le stime dello scorso mese che la attestavano intorno al 67%. Ma le scorse politiche del 2013 registrarono la percentuale del 75,19 %.
Saranno chiamati al voto poco più di 46 milioni e mezzo di elettori per la Camera dei deputati, circa 43 milioni per il Senato della Repubblica. Si eleggeranno 618 deputati e 309 senatori, 18 parlamentari esteri. E non sono mancate le proteste: a Palermo l’apertura dei seggi è stata ritardata a causa della distribuzione delle schede, circa 200mila – ristampate nella notte, a causa di un errore nella perimetrazione dei collegi con circa 200 sezioni interessate. I grafici in queste pagine, elaborate dal sito di data journalism Truenumbers.it e riferiti al solo voto per la Camera dei Deputati, mostrano che la tendenza al calo dell’affluenza è iniziata nel 1976. Quell’anno gli italiani che hanno votato sono stati il 93,89% degli aventi diritto. Da allora è stato un lento calo con l’unica eccezione del 1987 quando hanno votato l’88,83% rispetto all’88,01% delle precedenti consultazioni, del 1983.
Le ultime elezioni Politiche, quelle del 2013, hanno visto un calo dell’affluenza di quasi 5 punti percentuali rispetto alla precedenti: si è passati dal 78,1 al 72,25%, che è molto (ma molto) al di sotto della percentuale che si è registrata nelle elezioni del 1946, le prime dopo il fascismo, quando si recò alle urne solo l’89,08% degli aventi diritto. Per questo, vista la tendenza, la notizia sarebbe se l’affluenza restasse sopra il 70%. Sembra difficile anche perché il numero degli aventi diritto è solo leggerissimamente calato rispetto al 2013: sono 50.782.650, compresi gli italiani all’estero e i diciottenni.
Sono 584.530 i giovani neo maggiorenni che per la prima volta esprimeranno il proprio voto domani per il rinnovo della Camera dei deputati. Più o meno bilanciati per sesso, sono 300.378 uomini e 284.152 donne. A questi si aggiungono i 49.912 residenti all’estero e iscritti all’Aire e i 255 che si trovano all’estero temporaneamente. La regione con il maggior numero di giovani che votano per la prima volta è la Lombardia (44.900), seguita dalla Campania (36.362) e dalla Sicilia (30.984). In coda alla classifica, sono solo 621 i neo elettori residenti in Valle D’Aosta. Il dato è del ministero dell’Interno che ogni anno aggiorna le liste elettorali.
Mentre sono sfilati nella mattinata i big di partiti ed istituzoni, a cominciare del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha votato poco dopo le 8:30, nella sezione 535 della scuola Giovanni XXIII del quartiere Libertà proprio a Palermo. Poche ore fa anche il segretario del Pd Matteo Renzi ha espresso il suo voto. Un bagno di folla a Pomigliano d’Arco ha accolto Lugi di Maio, candidato leader per il Movimento 5 Stelle .
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