Ecco la nuova maturità: seconda prova con più materie e tre buste per l’orale

Il ministro ha annunciato come si svolgerà il nuovo esame di maturità che, per la prima volta, prevederà una seconda prova con due materie. Ci saranno quattro simulazioni nazionali
La prima e più attesa questione è quella delle materie delle seconda prova perchè, per la prima volta, prevede un esame con due discipline. Ad annunciare le materie è stato lo stesso ministro Bussetti con un video sui social. Nel frattempo sul sito del Miur è andata online una pagina in cui si possono recuperare le informazioni per ogni scuola e ogni indirizzo.
In ogni caso il ministro ha annunciato anche che saranno organizzate delle simulazioni della prima e della seconda prova: il 19 febbraio e 26 marzo e la seconda prova scritta il 28 febbraio e 2 aprile.
Seguiranno poi gli orali, dal momento che la terza prova scritta, cioè il temuto quizzone, è stato abolito. Qui il calendario varia da scuola a scuola, ma non è sbagliato pensare che i colloqui possano cominciare già a partire da lunedì 1 luglio, una decina di giorni dopo la fine degli scritti.
Il decreto con le materie della Maturità illustra anche le modalità con le quali sarà svolto il colloquio orale, che sarà come sempre pluridisciplinare. La novità è però quella che le domande o i testi sui quali dovranno rispondere i candidati saranno predisposti dalle commissioni nei giorni precedenti. Poi il giorno della prova, per garantire massima trasparenza e pari opportunità, saranno gli studenti a sorteggiare i materiali sulla base dei quali sarà condotto il colloquio.
Il colloquio consisterà, dunque, in un’interrogazione incrociata su più materie, che si svolgerà davanti ai commissari interni ed esterni. I materiali di partenza saranno predisposti dalle commissioni, nei giorni precedenti. Viene così inaugurato il sistema delle 3 buste: il candidato avrà cioè 3 buste tra le quali pescherà l’argomento-spunto da cui cominciare il colloquio. Una parte dell’incontro verterà sul racconto da parte dello studente dell’esperienza di alternanza scuola-lavoro, nonostante questo non sia più un requisito obbligatorio di ammissione alla Maturità 2019. Previste anche domande sulle attività di Cittadinanza e Costituzione.

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