Si è tenuta ieri la prima seduta del tavolo sui Livelli Essenziali delle Prestazioni, cioè dei parametri sulla base dei quali è stabilita l’idoneità dello studente ad accedere ai benefici del Diritto allo Studio. “Da parte di LINK – afferma al Corriere dell’Università Alberto Campailla, portavoce di LINK – Coordinamento Universitario – vi era grande attesa per l’esito di questo incontro, dal momento che la nostra Organizzazione da anni ne chiede l’istituzione”.
Alla prima riunione erano presenti Consiglio Nazionale Studenti Universitari, l’ANDISU in rappresentanza degli enti per il diritto allo studio, la CRUI, le Regioni ed il Ministero del Lavoro. A coordinare il tavolo il prof. Mancini e altri dirigenti MIUR. L’obiettivo del tavolo non riguardava solo la riforma dei LEP ma anche l’emergenza Isee. Tutti i presenti, Ministero compreso, hanno riconosciuto l’entità del problema e il Ministero stesso ha finalmente riconosciuto la necessità di intervenire. Il MIUR chiederà i dati relativi al nuovo Isee al Ministero del Lavoro e procederà alla convocazione di un nuovo tavolo per stabilire l’importo delle soglie Isee e Ispe entro dieci giorni.
“I dati in nostro possesso, che oramai coprono quasi tutte le regioni – aggiunge Campailla – confermano la gravità del problema. Su media nazionale infatti oltre il 20% degli studenti ha perso la borsa di studio nell’ultimo anno accademico, con una punta del 40% in Sicilia”.
“I tempi sono stretti: entro il 28 febbraio il Ministero per legge deve emanare il decreto di aggiornamento delle soglie Isee e Ispe, come previsto dal Dpcm 9 aprile 2001, che stabilisce le linee guida in materia di diritto allo studio. Non possiamo definire questo tavolo come risolutivo, anche se ci sono delle evidenti aperture – continua Campailla – il problema Isee era stato già evidenziato con forza da studenti e Regioni al tavolo precedente, che si era tenuto ad ottobre, a questo sono seguiti quattro mesi di silenzio da parte del Ministero”.
“Siamo stanchi di promesse e di rinvii – conclude Campailla – oggi lanciamo un conto alla rovescia, 13 giorni fino al 28 febbraio in cui scriveremo testimonianze di studenti esclusi, di enti che si sono impegnati nella risoluzione del problema, di rappresentanti che hanno organizzato mobilitazioni e incontri, di tutti coloro che hanno fatto la loro parte, per ribadire al Ministro Giannini che ora è il suo turno!”.