Digitalizzazione, l’Italia arretra nella classifica Ue: mancano gli sviluppatori

Secondo una ricerca americana, il 77% degli intervistati considera il linguaggio informatico imprescindibile per avere successo nel lavoro e il 73% sostiene che questo sia il momento giusto per imparare

In Italia il numero di programmatori ed esperti di coding è ancora troppo basso per rispondere all’offerta del mercato 

Il rapporto presentato a febbraio 2021 dalla Corte dei Conti Ue vede il nostro Paese come quint’ultimo nella classifica europea delle competenze digitali, con oltre il 50% della popolazione attiva che ne è privo. Nel settore della programmazione poi è ancora più urgente la necessità: in Italia, infatti, sono sempre di più le posizioni aperte in campo ICT, ma non ci sono abbastanza sviluppatori a rispondere all’offerta del mercato.

Le professioni del mondo del coding sono sempre più diversificate e in costante evoluzione: Web Developer,  App Developer, Blockchain Developer sono solo alcune tra le figure richieste.

Un altro dato che sottolinea l’importanza della formazione nel coding è quello della ricerca condotta da OnePoll per conto di CodeWizardsHQ, un genitore su quattro vorrebbe che i propri figli imparassero il linguaggio informatico di programmazione, il 77% considera questa skill imprescindibile per avere successo nella digital economy e il 73% sostiene che questo è il momento giusto per imparare.

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