Chi non capisce le battute, dovrebbe iniziare a preoccuparsi. Secondo alcuni scienziati australiani, infatti, un nuovo strumento per diagnosticare una delle forme più comuni di demenza sarebbe proprio il sarcasmo. I ricercatori dell’università del Nuovo Galles del sud, il cui studio è pubblicato sulla rivista Brain, hanno scoperto che i pazienti di demenza frontotemporale (Ftd) non possono distinguere se qualcuno usa un tono sarcastico o parla sul serio.
I ricercatori avevano cominciato a studiare il ruolo del sarcasmo nella diagnosi della Ftd, perché questo richiede che il paziente percepisca la discrepanza fra le parole pronunciate da una persona ed il tono di voce.
“Una delle caratteristiche dei pazienti di Ftd è di non distinguere l’umorismo, in particolare i doppi sensi”, scrive il prof. John Hodges, autore dello studio. “Essi interpretano in modo letterale ciò che viene detto, come genuino e sincero”.
Lo studio spiega perché coloro che soffrono di questa forma di demenza si comportano in una certa maniera, ad esempio non percepiscono lo stato d’animo di chi si prende cura di loro. “Questo è significativo perché se l’altra persona è triste, depressa o in collera, il paziente non se ne accorge, e questo spesso sconcerta i familiari”, spiega Hodges. “I pazienti trovano difficile interagire con gli altri perché mancano di empatia, prendono decisioni sbagliate. Diventano molto creduloni, e spesso si separano da forti somme di denaro”.
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