Dall'università di Bologna parte la raccolta di messaggi per Patrick

L’ateneo ha aperto un account per scrivere allo studente incarcerato in Egitto. Il rettore: “La scrittura è strumento di resistenza alla violazione dei diritti essenziali”

Patrick George Zaky, lo studente egiziano iscritto al master in Studi di genere dell’Alma Mater, incarcerato dall’8 febbraio scorso è ancora detenuto. La sua situazione è sempre più drammatica, ad ogni nuova udienza con cadenza quindicinale viene confermata la detenzione. Ma l’università non intende lasciarlo solo. Visto che con l’emergenza conronavirus non si possono fare cortei e manifestazioni, l’ateneo ha aperto un indirizzo e-mail per scrivere a Patrick Zaky e raccogliere così messaggi di vicinanza e solidarietà in questo periodo estremamente difficile. Parole, disegni, foto. L’indirizzo a cui scrivere è: [email protected] 

“Invito quanti vogliano far sentire la loro voce a scrivere”, dice il rettore Francesco Ubertini. “La scrittura può essere un ottimo strumento di resistenza alla violazione dei diritti essenziali, così come un modo per creare un legame e ridurre le distanze in questo momento così difficile. La raccolta di tutti i messaggi arrivati potrebbe rappresentare il più bel regalo di bentornato a Patrick, nel momento in cui potrà nuovamente frequentare la nostra comunità”.

repubblica

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