Covid, compare un documento su dispositivi di areazione e sanificazioni ma mancano le linee guida

Secondo fonti ministeriali nei prossimi giorni arriveranno indicazioni da Viale Trastevere.

Mascherine si, mascherine no. Dopo l’allarme dei presidi sulle non prevenute linee guida del ministero dell’Istruzione in merito ad areazione e sanificazione appare un documento dell’Istituto Superiore di Sanità. Ma nel governo le idee non sono chiare con il sottosegreterio Sileri che nei giorni scorsi ha commentato: “Non è prevista oggi nessuna misura restrittiva. Quella che stiamo vivendo non la chiamo più neanche ondata ma oscillazione del virus”.

Dal punto di vista numerico sono ondate, ma dal punto di vista dei ricoveri ospedalieri non è una situazione sovrapponibile a quello che abbiamo vissuto negli ultimi 2 anni. Non vedo perché a ottobre dovremmo vivere qualcosa di diverso rispetto a ciò che vediamo oggi con 140mila contagi”. I presidi, invece, avevano richiesto l’uso obbligatorio per settembre a tutti gli studenti sotto i 16 anni, non essendoci stata una reale campagna vaccinale verso questi ultimi.

Il documento dell’ISS

https://cdn.corriereuniv.it/uploads/2022/07/Linee-guida-aria-.pdf

Il documento presenta anche gli standard minimi di qualità dell’aria richieste. Ricordiamo che è un primo provvedimento varato da un’equipe composta dal Centro Nazionale Sostanze Chimiche e protezione del Consumatore e dall’Istituto Superiore di Sanità.

Le indicazioni hanno quale scopo quello di fornire raccomandazioni sugli apparecchi di sanificazione, igienizzazione e purificazione dell’aria e delle superfici. I destinatari sono sia i produttori e rivenditori dei purificatori che gli utilizzatori che dovranno effettuare una scelta consapevole in base alle specifiche tecniche e normative vigenti.

Se da un lato, la messa in commercio dei dispositivi è sotto la responsabilità dei fabbricati, dall’altra la responsabilità dell’acquisto sarà, nel caso specifico, delle scuole, con i Dirigenti quali rappresentanti. Attenzione, quindi, alle pubblicità ingannevoli, suggerisce il documento, che potrebbero “rivendicare attività non dimostrate“, inducendo l’allentamento delle misure di prevenzione “quali la distanza interpersonale, l’uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI), il ricambio dell’aria ecc…). Misure che vengono ritenute ancora necessarie e la cui mancanza contribuirebbe, si legge nel documento “alla diffusione piuttosto che al contenimento delle infezioni“, ne caso di solo utilizzo del purificatore.

Il sottosegretario Rossano Sasso, commentando il documento, ha affermato che “anche qualora una scuola si dotasse di questi dispositivi, studenti, insegnanti e lavoratori tutti non sarebbero dispensati dall’osservare i protocolli di sicurezza che prevedono, ad esempio, di indossare le mascherine“.

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